SUD PONTINO – Nel sud pontino non piove e manca l’acqua. Basta un violento temporale nella notte tra mercoledì e giovedì che le sorgenti di Capodacqua a Spigno Saturnia e di Mazzoccolo recuperano all’improvviso una sufficiente disponibilità idrica ma l’erogazione del prezioso liquido viene limitata per i soli scopi igienico-sanitari perché è diventata improvvisamente torbida. Questa paradossale situazione si è venuta a creare dopo l’ultima ondata di maltempo che ha da una parte è servita per interrompere l’interruzione notturna del flusso idrico e dall’altra ha rilanciato un problema endemico delle due sorgenti che alimentano i centri del Golfo dopo un acquazzone: l’acqua assume un colore vicino al marrone, dunque vietatissima per l’uso potabile.
L’ente gestore lo sa ed una nota rassicura le comunità di Castelforte, Formia, Gaeta, Minturno, Santi Cosma e Damiano e Spigno Saturnia: il fenomeno della torbidità sarà costantamente monitorato sino a quando sarà superato grazie ai nulla del competente servizio dell’Asl di Latina. E dunque restano attive tutte le autobotti presenti del territorio, si è venuta a creare una situazione inverosimile alla fine di novembre, alla vigilia di un’attesa e autorizzata manifestazione di protesta che, dal titolo “Stop alla carenza idrica!”, è organizzata dal comitato spontaneo dei cittadini del Basso Lazio. Si svolgerà il 2 dicembre con partenza alle 15.30 da piazza Mattej da dove il corteo di snoderà lungo la strada regionale Flacca per fermarsi prima presso il molo Vespucci e per concludersi in Largo Paone.
Saverio Forte