GAETA – Alla pazienza c’è un limite. Dopo 15 anni di promesse non mantenute, il comune di Gaeta, dopo una preliminare mozione da approvare in consiglio, potrebbe avviare le procedere a livello ministeriale per fuoriuscire dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, l’ex Autorità Portuale del Lazio. Ad annunciarlo è stato il sindaco Cosmo Mitrano che – intervenendo a Vista Sul Golfo”, la rubrica settimanale di Teleuniverso riservata al sud-pontino – ha esternato tutta la sua delusione per i pochi interventi ed investimenti previsti dal “Pot”, il Piano Operativo Triennale, per l’ampliato porto commerciale di Gaeta.
Questo strumento di programmazione, al di là del rifacimento di qualche marciapiede lungo il water e di una futuribile e contestatissima banchina nel quartiere di Gaeta S.Erasmo riservata a mega yatch e piccole navi da crociera, non prevede praticamente nulla. Altro che completamento dell’ultimo tratto della Littorina, la storica ferrovia Formia-Gaeta, e della realizzazione di un necessario retro porto. Il sindaco Mitrano nell’intervista video rilasciata a Saverio Forte ha rivolto comunque un ramoscello d’ulivo al presidente Francesco Maria di Majo per chiedere di modificare ed integrare il Pot.
In caso contrario il comune di Gaeta chiederà di entrar a parte dell’Autorità portuale di Napoli, quella del Tirreno centrale che, impegnata a realizzare le prime zone economiche speciali in Italia, ha firmato uno storico accordo con il Banco di Napoli per sostenere le imprese impegnate.
Saverio Forte
Intervista al sindaco Cosmo Mitrano