FORMIA – “Con le dimissioni “Irrevocabili “del Sindaco Bartolomeo si conclude una lunga agonia politica e amministrativa che durava da oltre 2 anni. Sono crollati miseramente così, nel peggiore dei modi, tutti i “castelli di carta” che sono stati sciorinati all’opinione pubblica locale per oltre un ventennio. Un potere mantenuto a tutti i costi che ha immobilizzato pesantemente ogni attività economica e sociale trascinando la città di Formia anche in un profondo isolamento istituzionale comprensoriale e regionale”. Lo dichiara l’ex assessore provinciale Silvio D’Arco.
“Nessuno dei tantissimi progetti sventolati ai “quattro venti” – prosegue D’Arco – hanno trovato concretizzazione: dal Pano Regolatore Generale al Porto Turistico, dalla Pedemontana alla Littorina Formia-Gaeta , dalla ex Colonia Di Donato, al Centro congressuale del Seven Up , dal Piano Commerciale alla riqualificazione del litorale, da Villa Rubino all’Anfiteatro sottostante la Stazione Ferroviaria , dal Campus scolastico all’ex Salid fino alla fantomatica “Formia città Smart”narrata fantasiosamente dall’Assessore Marciano fino al triste e scandaoso epilogo della ex Colonia Di Donato. In questo suo lungo percorso politico Bartolomeo ha lasciato per strada solo macerie e odio politico inquinando profondamente la normale dialettica della vita politica democratica della città . Nel suo ventennio politico e amministrativo ha spezzato le ali a tantissime risorse umane e politiche presenti in città ed anche all’interno del suo partito e nelle altre forze politiche alleate. Pur di rimanere attaccato ossessivamente al potere non ha esitato a strafottersene degli interessi di Formia, alleandosi anche con il diavolo.
Un epilogo davvero disastroso. Si tratta di un fallimento totale sia sul piano amministrativo che sul versante più squisitamente politico che ha ridotto il PD ai minimi termini e trascinato anche gli alleati nel baratro politico rendendole ormai forze politiche marginali e subalterne, non più credibile agli occhi dei cittadini formiani per una futura alternativa . L’auspicio per la città di Formia è quello di mettersi subito alle spalle questa miserevole pagina della storia politica locale, di riunire, senza steccati ideologici del passato, tutte le forze migliori della città attorno alla quale costruire un nuovo progetto di sviluppo sostenibile che sia davvero chiaro, semplice , credibile e pienamente condiviso dai nostri concittadini. Diversamente, conclude D’Arco,la città di Formia rischia seriamente di cadere in balia del qualunquismo e del populismo peggiore”.