FORMIA – L’acronimo è “Zes“, zone economiche speciali . Quanti rappresentanti del mondo politico-istituzionale ed imprenditoriale del sud-pontino sono a conoscenza di questo strumento di programmazione economica o hanno mai inserito nella loro agenda lo sviluppo e la promozione di questa tematica che si sta rivelando essere innovativa e rivoluzionaria? Per avere le giuste e necessarie delucidazioni è da non perdere il numero, l’undicesimo, di giovedì 14 dicembre, alle ore 22.35, di “Vista sul Golfo”, la rubrica settimanale di Teleuniverso dedicata al sud pontino. L’ospite di turno del conduttore Saverio Forte è davvero speciale in questo settore che sta conoscendo un’importante “primavera”, in campo nazionale ed internazionale. Si tratta di un esperto, parmigiano di nascita ma formiano d’adozione, l’avvocato Maurizio D’Amico, è membro dall’ottobre 2016 del tavolo Tecnico interistituzionale sulle “Zes“ istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e, soprattutto, dal 1 scorso gennaio, segretario generale dell’Advisory Board della Federazione Mondiale delle Zone Franche e delle Zone Economiche Speciali (Femoza) che ha sede a Ginevra.
Specializzato in diritto dell’Unione Europea presso la Fondazione Collegio Europeo di Parma, con esperienze maturate presso la direzione e la commissione delle Libertà e dei Diritti dei Cittadini, della Giustizia e degli Affari Interni del Parlamento Europeo e attualmente funzionario nell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, l’avvocato D’Amico sta relazionando in Italia ed in diverse località europee in significative conferenze e momenti di confronto per illustrare le caratteristiche strutturali e normative delle zone franche e delle zone economiche speciali. D’Amico è anche molto ricercato dal mondo istituzionale italiano al quale, ai diversi livelli, sta sottolineando la bontà – o meglio la necessità – di istituire, a livello normativo, questi eccezionali strumenti di accelerazione economica che possono cambiare – come è capitato laddove la politica ha affermato il proprio senso di responsabilità – le sorti di intere comunità rilanciando l’economia e il benessere sociale di famiglie e di giovani generazioni. Nell’Unione europea esistono, intanto, 12 stati che hanno zone svantaggiate all’interno del proprio territorio. Di questi, solo due non hanno attivato le “Zes” dove è previsto: l’Italia e la Grecia. In Italia – è anche vero – che le “Zes“ non possono essere istituite in tutte le regioni, di certo costituiscono un’area geografica delimitata dotata di una legislazione economica differente dalla legislazione in atto.
L’avvocato D’Amico in studio evidenzierà i notevoli vantaggi derivanti dall’istituzione delle “Zes” – in primis una forte defiscalizzazione per le comunità interessate e l’esenzione fiscale sulle imposte sul reddito – ma anche i notevoli ritardi del Governo italiano nel predisporre una idonea normativa in merito con il varo di una legge quadro in materia a favore di specifiche aree depresse o meritevoli di sviluppo. Occorre pertanto recuperare i ritardi accumulati dall’Italia nei confronti di altri paesi membri dell’Unione europea. Quella di una legge nazionale non è aspetto da poco dal momento che deve fungere da legge quadro “per vagliare – come ha tenuto a precisare di recente l’avvocato D’Amico – la compatibilità con la normativa europea e per non incorrere in violazioni della normativa sulla concorrenza”.
L’ipotesi di istituzionalizzare quanto prima una “Zes” nell’area campana e napoletana potrebbe – quantunque possa sembrare paradossale – creare una desertificazione imprenditoriale nel vicino comprensorio del sud-pontino. Questa è un’ipotesi che tanto spaventa l’avvocato D’Amico che, intanto, sarà uno dei relatori nell’importante momento di confronto sul tema “Economia del mare e sviluppo territoriale” in programma lunedì18 dicembre, alle ore 16.30, a Gaeta a cura del “Cise”, la nascente confederazione italiana per lo sviluppo economico di cui i soci fondatori sono il Consorzio di sviluppo industriale del sud-pontino e le Asi di Napoli e Caserta. E non sarà un caso il segretario generale dell’Advisory Board della Federazione Mondiale delle Zone Franche e delle Zone Economiche Speciali relazioni sul tema “Una Zes per il Mezzogiorno d’Italia”.
“Vista sul Golfo” andrà in onda sui canali 16 e 198 del digitale terrestre in tutto il Lazio, sul canale 89 per quanto riguarda l’Abruzzo, sul canale 617 per il Molise e – come sempre – con un ‘ora di differita su Teleuniverso +1 (canale 661) oltre che in streaming sul sito internet www.teleuniverso.it. La replica della puntata di “Vista sul Golfo” 2017-2018 è in programma sabato 2 dicembre , alle 10,30, su Teleuniverso e nei prossimi giorni sul canale Youtube del gruppo editoriale.