FORMIA – Il Tribunale del Riesame di Roma si pronuncerà tra il 22 ed il 23 dicembre o, tutt’al più entro e non entro il 27 dicembre, sul circostanziato ricorso presentato dall’avvocato Gianluca Di Matteo contro il provvedimento del Gip del Tribunale di Cassino Francesco Armati che nei giorni scorsi aveva convalidato il fermo di Polizia Giudiziaria eseguito dagli agenti del commissariato di Formia nei confronti del giovane, originario di Castelvolturno di 22 anni ma da un anno e mezzo residente a Castelforte, accusato di aver abusato sessualmente, almeno in tre episodi, di due adolescenti di Formia di appena14 e 13 anni. Il legale difensore del giovane chiederà la revoca della custodia cautelare (e tutt’al più la sua attenuazione), emessa poi dal Gip Armati su richiesta del sostituto procuratore Roberto Nomi Bulgarini, per l’inattendibilità del racconto fornito dalle due ragazzine (la cui parte civile è stata affidata all’avvocato Margherita Buffolino) e per la mancanza di riscontri in ordine allo svolgimento dei presunti abusi sessuali di cui sarebbero state vittime a distanza di alcuni mesi, per di più nello stesso luogo: un box, adibito a centrale elettrica, all’interno del parcheggio multipiano di piazzale delle Poste, in pieno centro urbano a Formia.
Per la difesa del 22enne molti aspetti in questa grave e turpe vicenda – qualora venisse confermata – non tornano, a cominciare dagli episodi, ben tre, raccontati delle due vittime che sarebbero analoghi, quasi identici. Si tratta, poi, episodi verificatisi a distanza di tre mesi gli uni dagli altri, dall’agosto scorso sino alla fine di novembre. Il giovane, tuttavia, è accusato di tre violenze consumate ai danni di una studentessa di terza media di 13 anni di cui sarebbe stato sino allo scorso il fidanzato e di un’altra adolescente, di 14 anni, che (almeno sino alla presunta violenza subita) era iscritta al primo anno di un istituto superiore della città e amica della 13enne, conosciuta per essere – ha raccontato al Gip Armati – la fidanzatina di un suo cugino. Il ricorso al Riesame dovrà far fronte a quanto scrive nella nuova ordinanza dal Gip Armati secondo il quale le dichiarazioni rese dalle vittime risulterebbero “molto concordanti”, sin dalla prima querela formalizzata a fine novembre dalla madre della 13enne.
Il 22 enne naturalmente ha negato ogni tipo di violenza commessa sulle due ragazzine e ha anche spiegato le ragioni della conclusione del rapporto sentimentale con la 13nne: “I suoi genitori – ha raccontato al Gip della città martire il giovane di Castelforte – non hanno mai digerito la nostra storia perché, a loro dire, faccio parte di una famiglia sospettata di essere dedita ai furti e alla ricettazione”.Intanto l’aspetto processuale, appena agli inizi, sembra affiancarsi all’attività investigativa che gli agenti del Vice questore Paolo Di Francia ancora continuano a svolgere dopo le dichiarazioni rese dai genitori e da altri conoscenti delle due presunte vittime, costrette, dopo il comprensibile shock subito, a disertare da settimane i rispettivi corsi di studio e a riprendere un percorso di recupero che non si preannuncia tra i più facili.
Saverio Forte