MINTURNO – Il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, si dichiara sereno dopo che la dimissionaria presidente della Provincia Eleonora Della Penna, all’indomani del devastante terremoto giudiziario che l’ha portata a lasciare l’incarico di sindaco di Cisterna, gli ha revocato l’incarico di “vice”. Stefanelli rivela che senza ci fosse stato l’intervento della Procura della Repubblica di Latina e, di conseguenza, l’abbandono della stessa Della Penna il 19 dicembre si sarebbe dimesso lui stesso. E il sindaco di Minturno di recente ha avuto due motivi di aperto scontro con il presidente della Provincia e sindaco di Cisterna: il dimensionamento della rete scolastica sul territorio politico ed il futuro del centro per l’alta diagnostica di Latina. Sindaci giovani e rampanti ma anche divisi su quelle poche competenze rimaste all’ente di via Costa: Stefanelli si difende affermando di aver seguito con coerenza la linea del capogruppo del suo partito, Pd, Roberto Antonini, e quella del segretario provinciale Salvatore La Penna, l’ex presidente Della Penna – a suo dire – ha assunto posizioni – sul dimensionamento della rete scolastica – di mera competenza dei comuni e che non favoriscono le comunità locali. Da qui la richiesta al Pd della provincia di fare subito chiarezza poiché l’incertezza o la diversità di posizioni dei Consiglieri pontini sarebbe apparso come un elemento di debolezza per un partito – osserva il sindaco di Minturno – che aspira a governare ancora il territorio, che intende assumere posizioni politiche chiare ed efficaci sui problemi della gente e sui rapporti tra Provincia e Comuni.
Nello specifico Stefanelli era pronto a votare contro la sua presidente sull’adeguamento della rete relativamente ai plessi, gli istituti comprensivi, di competenza comunale. Un contrasto a gamba tesa perché – a dire del primo cittadino – va ledere l’autonomia delle singole realtà municipali locali con le quali (quasi tutte) – ironia della sorte – la presidente ha intrattenuto ottimi rapporti di collaborazione istituzionale. Tutti tranne che il comune capuologo, Latina, di cui il padre dell’ex presidente ed sindaco di Cisterna è stato potente ed influente dirigente… sino all’arrivo, alla testa della suas “Latina Bene comune”, il neo sindaco Damiano Coletta. E con il capo dell’amministrazione di piazza del Popolo il sindaco di Minturno vanta buoni, se non ottimi, rapporti, istituzionali e personali, per via del centro per l’alta diagnostica: “Ho deciso di sostenere la posizione del Sindaco Damiano Coletta, perché mi sembra ragionevole, alla luce della volontà della Fondazione di rivedere i termini dell’accordo. In un’ottica pragmatica, sono convinto che sia necessario trovare una soluzione concreta piuttosto che arroccarsi a difesa di una posizione di principio. A questo punto, nell’interesse delle comunità e dei malati, è meglio rivedere l’accordo tra i rappresentanti dei vari Comuni che mandare in fumo un progetto importante.”
Gerardo Stefanelli, di formazione democristiana (cresciuto alle spalle del compianto Senatore Udc e sindaco di Formia Michele Forte) e ora “pupillo” di un altro Senatore proveniente da quell’area politica qual è Claudio Moscardelli, mette subito le mani avanti quanto dice non di essere “un fan dell’Amministrazione Coletta o del movimento “Latina Bene Comune” ma la mia esperienza politica (prima in un partito di centro e oggi in un partito di centrosinistra) mi danno la possibilità di essere sempre libero da pregiudizi, dogmi e ideologie, valutando sempre le questioni nella loro concretezza. Non mi stupisce né mi rammarica la scelta adottata nei miei confronti dalla Presidente Della Penna, a cui auguro con affetto ogni bene sul piano professionale e politico. Piuttosto che lambiccarsi sulle questioni giuridiche, inerenti al prosieguo dell’Amministrazione Provinciale, bisognerebbe già incominciare il confronto sul futuro governo dell’Ente Provincia che passa attraverso una nuova tornata elettorale. La politica non è fatta di cavilli e di interpretazioni giuridiche ma di scelte politiche: per questo è irrilevante la persona che traghetterà la Provincia verso le prossime elezioni.”.
Intanto ha preso il posto di Stefanelli il consigliere del Pd di Sezze Giovanni Bernasconi che, ricevendo gli auguri di “buon lavoro” da parte del sindaco di Minturno, dell’ex presidente Della Penna è stato già “vice” dal 2014 al 2016. Vicino al consigliere regionale Enrico Forte, Bernasconi dovrà traghettare l’ente di via Costa sino alle prossime elezioni di secondo livello per il solo incarico di presidente dopo che il consiglio è stato rinnovato la scorsa primavera. Se la presidente Della Penna confermerà il 2 gennaio le sue dimissioni, Bernasconi dovrà convocare nuove elezioni in provincia entro i successivi 90 giorni, dunque lunedì 2 aprile, giorno di Pasquetta. E’ probabile che si tengano entro la fine di marzo 2018.
Saverio Forte