CASSINO – Il teatro Manzoni di Cassino ha fatto registrare questa mattina il sold out. 700 i ragazzi presenti provenienti dagli Istituti Superiori della Città per assistere alla lezione concerto organizzata dalla Polizia di Stato dal titolo “Note di Legalità“, rivolta ai giovani delle scuole superiori della città. Presenti alla manifestazione il Prefetto di Frosinone, Emilia Zarrilli, il Questore di Frosinone Filippo Santarelli, promotore dell’iniziativa, il sindaco Giuseppe Golini Petrarcone e i rappresentanti di tutte le Forze dell’Ordine.
Dopo i saluti del questore Santarelli, fortemente convinto dell’importanza del progetto che in questa provincia è alla sua terza edizione, prende la parola il Sostituto Commissario Giuli del Comparto Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma per affrontare i rischi del web.
La Polizia di Stato ha avvertito la necessità di informare i giovani, principali fruitori del sistema informatico, di quali siano i pericoli per chi naviga nella rete senza adottare i dovuti accorgimenti. Un argomento che coinvolge tutti, nessuno escluso, per l’ormai diffuso uso degli strumenti telematici nei quali ogni commento, emozione ed immagine viaggia virtualmente su una dimensione senza confine.
A parlare dei danni che possano derivare dall’uso inconsapevole del web la psicologa della Polizia di Stato Cristina Pagliarosi. Ospite d’onore della giornata l’OSCAD, un organismo giovane, nato nel 2010, che vede impegnati Polizia di Stato e Arma Carabinieri nella lotta contro le discriminazioni. Poi fiato agli strumenti.
Il maestro Granata ha interpretato le colonne sonore di celebri film: Star Wars, Indiana Jones, ET e Superman dove i protagonisti vincono sempre il male. Standing ovation durante l’esecuzione di Mission di Ennio Morricone: la missione che ogni giorno la Polizia di Stato persegue per liberare le città dalla paura e far capire che bisogna scegliere sempre di stare dalla parte del bene.
“La legalità – ha dichiarato il sindaco Petrarcone, rivolgendosi ai numerosi studenti presenti – è un concetto fondamentale per ogni ambito e settore di una comunità capace di unire il rispetto e la pratica delle leggi. La legalità non è infatti un valore in quanto tale. Anzi se noi intendessimo la legalità come semplice rispetto delle regole commetteremmo un grave errore. Le regole funzionano se incontrano coscienze critiche, responsabili, capaci di distinguere, di scegliere, di essere coerenti con quelle scelte.
Il rapporto con le regole non può essere individuale, ma soprattutto non può essere solo di adeguamento, tanto meno di convenienza o paura: in ballo c’è il bene comune, la vita di tutti, la società. Ed ecco che subentra la responsabilità di ognuno di noi nel rispetto delle regole. La legalità è, quindi, l’anello che salda la responsabilità individuale alla giustizia sociale, l’io e il noi. Proprio per questo l’educazione alla legalità diventa una questione culturale e di fondamentale importanza sin dai primi anni di formazione di ognuno di noi.
Un ringraziamento particolare va alle Forze di Polizia per il lavoro che quotidianamente svolgono a tutela dei cittadini e della legalità nel gravoso compito di far rispettare le regole su cui la nostra società si basa. Mi fa piacere vedere qui oggi presenti tanti ragazzi e mi complimento con la Polizia di Stato per un’iniziativa rivolta ai giovani capace, grazie al perfetto connubio di ‘parole e musica’, di toccare le corde più intime degli studenti e suggerire loro che l’uguaglianza non è un concetto astratto, ma la convinzione che ognuno di noi è al tempo stesso uguale e diverso dall’altro e che la saggia combinazione di questi elementi genera una società civile”.
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