ROMA – Sono ciociari i comuni più “ricicloni” del Lazio nel 2017. A certificarlo è stato il primo EcoForum dei rifiuti nella regione che, organizzato a Roma dalla Legambiente con il contributo dell’assessorato regionale all’ambiente, è stata l’ideale e migliore vetrina per i comuni e per quelle aziende virtuose nella gestione del ciclo dei rifiuti. E i primi due comuni “ricicloni” dell’intera regione Lazio sono della provincia di Frosinone, Rocca D’Arce e Sant’Ambrogio sul Garigliano, che hanno portato rispettivamente la raccolta differenziata all’82,20% e all’81,73% a conferma di un altro primato: la provincia dove la raccolta differenziata è aumentata maggiormente è proprio quella di Frosinone che passa dallo 0,6% nel 2010 al 42,70% del 2016, un dato, quest’ultimo, purtropppo ancora lontano rispetto al 48,13% che pone il territorio provinciale di Viterbo in testa a questa classifica per provincia.
Il dato di Formia è importante perché con il 66,93% raggiunto si pone come il comune più popoloso del Lazio – come ha sottolineato il riconfermato amministratore unico della municipalizzata Formia Rifiuti Zero, Raphael Rossi – ad aver superato l’obiettivo minimo fissato dal decreto Ronchi per quanto riguarda il 65% della raccolta differenziata. Per Legambiente Lazio in 4 anni sono aumentati da 9 a 83 i comuni con oltre il 65% di differenziata ed è diminuitala produzione di rifiuti di oltre 135mila tonnellate annue.
Il monito del presidente Roberto Scacchi è chiaro: lieti di premiare tanti comuni a conferma dei passi in avanti compiuti sulla gestione dei rifiuti, ora nel Lazio si chiuda la storia di discariche e inceneritori per proiettarsi verso l’Economia Circolare.
Saverio Forte