CASSINO – Dopo cinque anni di lavoro e in attesa di una regolarizzazione, i lavoratori precari presso il Tribunale di Cassino dal primo maggio rischiano di andare a casa. Una situazione insostenibile che coinvolge, però, l’intero sistema giudiziario.
“Circa tremila lavoratori della Giustizia in attesa di… Giustizia, ex cassintegrati e laureati disoccupati – si legge nella nota della FP-Cgil – che da circa cinque anni lavorano presso i Tribunali italiani, sottopagati, in attesa di una regolarizzazione che non arriva. E che, invece, alla fine del mese di aprile, potrebbero essere accompagnati alla porta senza troppi complimenti.”
I lavoratori precari manifesteranno, martedi 28 aprile, a Roma in Piazza Benedetto Cairoli, dalle ore 10 alle 13 ed il pomeriggio in Piazza Montecitorio dalle ore 14, per far valere i loro diritti: chiedono il riconoscimento del loro lavoro, della professionalità acquisita e una legittima stabilizzazione.
“Il 30 aprile,- conclude la nota – infatti, scade l’ultima tranche di finanziamenti inseriti nella legge di Stabilità del 2014 e prolungati dal Milleproroghe 2015 per permettere ai lavoratori precari di continuare a operare a pieno titolo per far funzionare la macchina della giustizia. I 2650 lavoratori in questione sono coloro che dal 2010 a oggi hanno usufruito dei tirocini formativi, frutto di convenzioni stipulate dalle amministrazioni giudiziarie con Province e Regioni, offrendo un’opportunità a persone rimaste senza lavoro. Si è puntato a tamponare la carenza di organico che nel settore giustizia è stimata in almeno 9000 posti scoperti a livello nazionale. Tanto che l’organizzazione giudiziaria è stata esclusa dai tagli della spending review”.
Le iniziative di protesta, organizzate dalla Cgil, hanno interessato diverse città, per poi confluire alla manifestazione nazionale a Roma il 28 aprile con la richiesta di dare piena applicazione all’istituzione dell’Ufficio per il processo, inserito nel D.l. 90 del 2014, con un percorso virtuoso che porti alla contrattualizzazione, chiudendo la fase del tirocinio formativo.
Si attende, quindi, una concreta presa di posizione a tutela dei lavoratori precari da parte del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, ma che fin ad ora sembra non aver dato segnali positivi.