GAETA – Un progetto da 42 milioni di euro al cui interno è previsto un esproprio da 1,4 milioni. Il vero regalo di Natale del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano alla sua città si chiama “Polo culturale Maestri Vetrai”, in onore a coloro che lavorarono sull’area “ex Avir”. L’input è partito a giugno, da un’ordinanza sindacale che ha avviato la procedura di variante urbanistica (da zona urbanistica industriale a zona per servizi e attrezzature collettive) ed esproprio. Successivamente il dirigente del comune di Gaeta Roberto Guratti, tramite short list, ha assegnato la redazione del progetto preliminare all’architetto di San Felice Circeo Piero Massimo Cerasoli. Il progetto per 51.352 metri cubi, depositato nelle scorse settimane, prevede: L’apertura dell’area con la demolizione di tutti i muri perimetrali; La realizzazione di una passeggiata lungo Corso Italia ; La definizione di una nuova area di sedime per Via Serapide riallineandola a Via Giuseppe Mazzini; L’apertura verso zona residenziale di Via Frosinone con realizzazione di un parco verde per giochi e attività all’aperto; La realizzazione di collegamenti dolci tra la parte bassa di Corso Italia e la parte alta del lotto (+7mt) (via Frosinone) con piste ciclabili e percorsi pedonali accessibili a tutti; La previsione di un collegamento tra la pista ciclabile di progetto e la pista ciclabile esistente lungo Via Marina di Serapo; La conservazione e la valorizzazione del fronte esistente lungo Corso Italia; La mitigazione del dislivello tra la parte bassa e la parte alta con una gradonata, un teatro all’aperto; Sul lato lungo via Serapide e la realizzazione di un parcheggio multipiano sul lato prospiciente via Venezia.
1. Un auditorium con 880 posti con ingresso posto nella nuova piazza a quota +7.00 . in parte sul sedime del forno n.1. di cui conserva l’altezza e la sagoma sul fronte lungo Corso Italia. Superficie coperta mq 1 646 h. max 14,56 mt, volumetria totale 16 694 mc.
2. Un edificio polifunzionale a due livelli con ingresso posto in adiacenza all’auditorium gravante anch’esso . in parte sul sedime del forno n.2. di cui conserva l’altezza e la sagoma sul fronte lungo Corso Italia. In questo edificio sono state previste funzioni correlate all’auditorium quali, al livello +7.00 la caffetteria, i servizi igienici, tre sale prova, un patio, gli spogliatoi, i camerini ed i locali tecnici ed al livello +10,50 due sale riunioni (356 posti e 150 posti),due aule didattiche, servizi igienici e due depositi. Superficie coperta mq 1 297 h. max 10,60 mt, volumetria totale 11 895 mc.
3. Un ostello ospitato nel primo e secondo piano dell’edificio storico (all’interno totalmente ripensato) dell’officina e del magazzino stampe (5). Al piano terra dello stesso è prevista una fascia commerciale. Superficie coperta mq 1.205 h. max 11,50 mt, volumetria totale 13.857 mc.
4. Cinque piccoli edifici disegnati tenendo conto delle tipologie dei fabbricanti esistenti (11, 12) pensati in maniera estremamente flessibile per ospitare piccole attività di ristorazione o atelier per artisti con minialloggi per incontri o rassegne d’arte. Altresì la flessibilità della distribuzione interna consente facilmente di prevedere botteghe per artigiani. Superficie coperta complessiva mq 932 h. max 7,50 mt, volumetria totale 932 mc.
6. Una piastra verde, un tetto giardino, che faccia da copertura del parcheggio multipiano mitigandone l’impatto e al tempo stesso realizzi un ulteriore spazio di incontro e svago compreso tra gli atelier e l’edificio polifunzionale. Il parcheggio multipiano è composto da i 4 livelli di mq 4.758 ciascuno per un totale di 19 032 mq per complessivi 668 posti auto. L’ingresso e uscita carrabile del parcheggio sono posti lungo Corso Italia, all’interno sono previste due uscite pedonali con relativi ascensori.
7. Un palmeto, un parco urbano che segni l’ingresso al nuovo “polo culturale maestri vetrai” da Via Frosinone. Il palmeto riprende la maglia del tessuto edilizio di via Frosinone aprendolo al verde ed allo svago e collegandolo con una pista ciclabile direttamente al mare. Il Palmeto diventa così luogo osmotico tra la città de il nuovo polo culturale. Sono previsti dei giochi inclusivi, delle aree di sosta e delle zone da adibire ad eventuali esposizioni temporanee del museo del vetro.
9. Una cavea, un teatro all’aperto che risolve il dislivello tra la quota +7.00 e la quota 0.00 lungo via Serapide. Luogo ideale per spettacoli all’aperto con fondale una quinta di alberi che idealmente proseguono il fronte dell’ostello, la passerella che conduce al terrazzo panoramico fronte mare pensato sulla copertura dell’ostello.
10. Un’area dedicata alla macchia mediterranea, una frattura nel terreno, un richiamo ed un omaggio al monte Orlando e alla montagna spaccata ubicata parallelamente alla nuova via Serapide
11. Un percorso olfattivo delle erbe medicinali, un percorso pedonale tra via Serapide e la macchia mediterranea;
12. Un collegamento pedonale tra la piazza a quota +7.00 e la terrazza panoramica a quota +11,50 , copertura dell’ostello. La porzione di edificio dell’auditorium che si sovrappone all’edificio dell’ostello potrà essere adibita a caffetteria/bistrò a servizio della terrazza stessa;
13. Vecchio tracciato ferroviario pavimentato con un pavimento che produce energia;
14. Una fontana danzante a pavimento posta al centro della piazza dinanzi l’auditorium
15. Una sistemazione a marciapiede, boulevard nel vecchio sedime di Via Serapide finalizzato ad armonizzare i diversi dislivelli tra la nuova via Serapide ed il caseggiato esistente;
16. Un percorso d’ispezione del vecchio muro di contenimento.