Formia – Sono centinaia i turisti che si stanno alternando in questi giorni sulle creste e nei luoghi più suggestivi dei Monti Aurunci. Le cime dei monti Ruazzo, Faggeto, Revole, Campetelle, Petrella, le fonti di Acquaviva e Canale e tanti altri luoghi completamente innevati stanno diventando meta privilegiata per escursioni, trail, passeggiate, mountain bike. Su tutti gli itinerari primeggia quello per il monte Redentore, nel territorio del comune di Formia. Lo scioglimento delle lastre di ghiaccio ha reso possibile l’accesso fino al rifugio di Pornito, dove è possibile parcheggiare. Da dove parte il sentiero n. 960, contrassegnato nella cartografia del Parco e del Cai con il livello “E” (escursionistico), ma tutto sommato abbastanza agevole per chi è abituato a sgranchire le gambe. Si tratta della parte terminale del tracciato sul quale si svolge anche la tradizionale processione in onore di San Michele Arcangelo.
La distanza da affrontare è pari per la sola andata a 3,99 km, passando da una quota minima di 811 metri ad una massima di 1252. Il tempo stimato di percorrenza è di 1 ora e 15 minuti, ad un’andatura comunque sostenuta. Lungo il sentiero, molto frequentato e quasi interamente dotato di un mancorrente in legno, mare, rocce calcaree e neve si fondono in un unico panorama mozzafiato. Passeggiando a poche decine di metri dalle falesie di Monte Altino, si arriva fino alla chiesetta di San Michele (chiusa) dove, in questo periodo dell’anno è possibile ammirate una serie di stalattiti di ghiaccio. Ripreso il cammino, si giunge a “Sella Sola” il pianoro alle spalle del cupolone, dove si affonda abbondantemente nella neve, dal quale è possibile salire sul Redentore o deviare per Monte Sant’Angelo e quindi Monte Petrella.
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