FORMIA – Far rivivere, con la sincera complicità di tanto e generoso calore umano, spaccati di vita quotidiana di una Formia che non c’è più. Sta centrato perfettamente l’obiettivo la prima edizione del Presepe Vivente allestito in riva al mare all’ombra di uno dei due momenti simbolo di Formia, la torre di Mola. Ad organizzarlo è l’associazione Culturale Musicale Ricreativa Mola in collaborazione con Il Borgo di Mola, La Pro Loco e il Comune di Formia. E i visitatori all’esordio del 30 dicembre scorso sono stati davvero tanti, al di sopra delle più ottimistiche previsioni, incantati dalle signore in costume d’epoca, dagli uomini intenti a eseguire i mestieri di una volta, rappresentati con dialoghi in dialetto formiano a cura del professore Giovannino Bove.
Questa speciale rappresentazione, che non vuole assolutamente contrapporsi alla più nota e affermata iniziativa che si rinnova da 43 anni nel centro storico della frazione collinare di Maranola, sarà rinnovata sabato 6 gennaio, dalle ore 17 alle ore 21, ma è stata già archiviata positivamente perché l’intero rione marinaro si è attivato con un apprezzato gioco di squadre: molte famiglie, infatti, hanno messo a disposizione i propri magazzini, le attività commerciali con i servizi, i pescatori con le reti, ogni artigiano con i propri arnesi e a tanti altri che si sono sentiti coinvolti emotivamente nella riscoperta di un Natale formiano a cielo aperto. Insomma uniti si vince ed il Presepe Vivente di Mola si è avvalso anche di una speciale ed unica colonna sonora, quella garantita da alcuni giovani zampognari espressione proprio della frazione di Maranola.
Naturalmente durante il percorso, ultimato davanti alla Natività di Betlemme, i visitatori hanno potuto degustare ed apprezzare alcune prelibatezze della tradizione gastronomica formina che peraltro è da anni uno dei tanti cavalli di battaglia dell’attività sociale e ricreativa dell’associazione “Mola”.
Saverio Forte