FORMIA – Il primo confronto istituzionale con i rappresentanti degli altri comuni del Golfo il neo commissario Prefettizio del comune di Formia Maurizio Valiante l’ha avuto – e non poteva essere diversamente – con il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano. Naturalmente sono state affrontare le principali problematiche che, accomunando i due principali centri del sud pontino, richiedono il massimo della collaborazione possibile. Nello specifico questa comunità d’intenti si è già concretizzata con l’accoglimento della richiesta del vice-Prefetto Valiante di avere la disponibilità “più a lungo possibile” di uno dei massimi e apprezzati dirigenti del comune di Formia, la responsabile del settore Opere pubbliche Stefania Della Notte.
La professionista formiana prima di Natale è risultata vincitrice di una selezione, promossa dalla Giunta Mitrano, per la guida del settore urbanistica del comune di Gaeta, una prova che ha complicato non poco i piani del dottor Valiante per un diverso riassetto della macchina amministrativa del comune di Formia alla luce delle dimissioni dell’ex responsabile della ripartizione urbanistica (vincitore di un’apposita selezione per titoli e colloquio promossa nel dicembre 2013 dall’ex sindaco Bartolomeo) Sisto Astarita. E così che il commissario Prefettizio Valiante ed il sindaco Mitrano hanno raggiunto un’intesa che pare soddisfare le esigenze dei due comuni: prevede la permanenza della Della Notte al comune di Formia sino al prossimo 12 marzo – l’8 gennaio avrebbe dovuto prendere servizio nel suo nuovo incarico al comune di Gaeta – continuando a gestire il settore Opere pubbliche e, ad interim, quello all’urbanistica, manutenzione urbana e turismo per la cui guida il commissario Prefettizio, dopo la sospensione decretata dalla segretaria comunale Rita Riccio dopo le dimissioni del sindaco Bartolomeo, ha definitivamente annullato la selezione per la scelta del sostituto di Astarita.
Nel puzzle per la gestione apicale dei settori del comune di Formia manca ancora un tassello e riguarda il ruolo del dottor Maurizio Loreto Ottaviani. E’ un dirigente “ingaggiato” a tempo dalla precedente amministrazione e, di conseguenza, avrebbe dovuto lasciare il comune di Formia in occasione delle dimissioni irrevocabili del sindaco Bartolomeo. Il commissario Prefettizio Valiante gli ha confermato la guida dei servizi sociali, culturali e ambientali ma sino al 31 gennaio. Poi si vedrà. Dipenderà molto dai risultati che emergeranno nel corso di questo mese dalla riorganizzazione provvisoria dei quadri dirigenti decisa dall’alto funzionario del Viminale che, oltre alla Della Notte, ha confermato Domenico Di Russo (avvocatura comunale), Italo La Rocca (affari generali e risorse umane), Rosanna Picano (polizia locale e servizi demografici e statistici) e Tiziana Livornese (settore economico e finanziario). Non è un caso che l’avvocato Valiante abbia chiesto ed ottenuto la nomina di due sub commissari: dopo Marcello Zottola, si è insediato anche l’altro sub commissario, Antonio Luigi Quarto, 52 anni, avvocato, già capo di gabinetto della prefettura di Latina e in precedenza dirigente alle prefetture di Sondrio e Milano e fino alle elezioni del 2017 commissario al Comune di Sabaudia.
Intanto il dottor Valiante ha ricevuto in Comune la sottosegretaria alla Presidenza del consiglio dei ministri Sesa Amici dibattendo le due questioni più scottanti al momento sul tappeto: la sicurezza sul territorio e l’approvvigionamento idrico . La sua attività amministrativa l’ha visto assumere decisioni non meno importanti per la realizzazione dei lavori per il completamento di strade e impianti sportivi, per l’appalto per la gestione del progetto per minori nel Distretto socio-sanitario Formia-Gaeta e per l’adeguamento e la messa in sicurezza del Lungomare della Repubblica.
Intanto le prime (ingenerose) critiche all’operato del nuovo commissario Prefettizio del comune di Formia arrivano dal meetup cittadino del Movimento Cinque Stelle. Nel mirino dei pentastellati è finito ilo contenuto della prima delibera in assoluto adottata dal funzionario del Ministero degli Interni in cui annunciava i suoi indirizzi per l’”attività gestionale dell’ente”. E per il Movimento Cinque Stelle “il coro unanime dei consensi attorno ai primi atti del nuovo Commissario Prefettizio di Formia, fa sorridere, formulati solo per mostrare che si sta facendo qualcosa, ma non si sa ancora cosa”. Insomma non è piaciuta la conferma dell’attuale assetto amministrativo dell’Ente: “Ogni dirigente resta al suo posto, ogni funzionario con posizione organizzativa resta al suo posto, i dirigenti il cui mandato è legato a quello del sindaco uscente restano al loro posto e i vincitori di concorsi truccati restano al loro posto. Tutto resta com’era e ognuno continuerà a fare quello che faceva.
Qualcuno potrebbe obiettare che i limiti del Commissario Prefettizio sono legati all’ordinaria amministrazione, ma proprio per questo non si comprendono i motivi del fingere di mettere mano all’attività gestionale dell’ente – tuona l’ex candidato a sindaco Paolo Costa – ovvero a un qualcosa che attiene al regolamento degli uffici e dei servizi, prerogativa di un’amministrazione comunale nel pieno delle sue funzioni”. Il M5S non ha gradito il “coro unanime di consensi” palesato dalle “tante liste civiche spuntate in queste ultime settimane a Formia” – in effetti ad esprimersi è stata la sola candidata a sindaco Paola Villa – quando il commissario Prefettizio è ancora atteso alla prova dei primi seri atti amministrativi. L’hanno fatto, forse, per mostrarsi compiacenti al Commissario Prefettizio che conferisce quell’aura di serietà, imparzialità, irreprensibilità e competenza che tanto piace ai futuri candidati sindaco di questa città.”. La conclusione dell’arrabbiato Movimento cinque stelle formiano è facile: “Tirare per la giacchetta il Commissario Prefettizio, cercando in tal modo di accreditarsi come politici delle istituzioni, oltre che ridicolo e patetico è anche controproducente. Acclamare e adulare il Commissario Prefettizio a ogni piè sospinto, senza alcuna capacità di analisi critica, renderanno i successivi sei mesi di questa amministrazione ancora più difficili dei quattro anni e mezzo appena trascorsi.
Il Commissario Prefettizio di Formia non ha bisogno di un esercito di adulatori che lo acclama a ogni atto amministrativo, ma di una città che sappia stimolarlo, consigliarlo e, all’occasione, bacchettarlo. Altrimenti ci ritroveremo a subire sei mesi di atti dirigenziali che sfuggiranno al controllo dell’opinione pubblica, con il pericolo che quegli stessi atti possano ipotecare il futuro dei prossimi due o tre anni.”. Il Meetup Formia 5 Stelle, invece, intende perseguire un’altra strada: “Saremo animati da uno spirito di massima collaborazione con chi governerà la città nei prossimi sei mesi ma senza mollare di un centimetro l’azione di “fiato sul collo” da sempre esercitata sui nostri amministratori pubblici. Nei prossimi giorni formuleremo alcune proposte che rientrino nelle competenze di un Commissario Prefettizio finalizzate a rimuovere quante più nefandezze possibili della passata amministrazione e a consentire alla città di voltare definitivamente pagina con le prossime amministrative.”
Saverio Forte