GAETA – Sobrietà e commozione ieri presso la chiesa di San Paolo apostolo di Gaeta dove quasi un migliaio di persone si sono accalcate per rendere l’ultimo omaggio a Daniele Viola. “La sua dedizione per la comunità – ha detto Don Riccardo Pappagallo nel corso dell’omelia – ci insegna che quando abbiamo dei sogni da seguire vale sempre la pena di impegnarsi. Nessuno di noi sa quando arriva il suo momento ‘definitivo’. Mi ha colpito molto una frase, che è un po’ il testamento che Daniele ci lascia: l’opera umana più bella è di essere utile al prossimo… Ma cos’è poi l’eternità se non l’amore che vive oltre il tempo? Custodiamo dunque la frase di Daniele che è anche una grande professione di fede”. Poi il testimone è passato ad Aldo Baia, presidente dell’associazione di protezione civile “La Fenice” presso la quale negli ultimi 7 anni aveva prestato servizio come volontario. Baia, che ha effettuato materialmente il riconoscimento della salma sul luogo dell’incidente (a Conca), ha rassicurato i genitori sugli ultimi momenti di vita del giovane. “Non ha sofferto, aveva il volto sorridente, segno che qualcuno poco prima lo aveva rallegrato” (video). Ha poi annunciato l’intenzione di dedicare la sede di Gaeta dell’associazione a Daniele. Alla cerimonia hanno preso parte rappresentanze della protezione civile provenienti da tutto il Lazio, vigili del fuoco di Gaeta, Istituto Nautico Caboto, Fondazione Caboto, Federazione Arbitri di Formia. Daniele aveva superato il test di ammissione a presso la Fondazione Caboto con la valutazione di 30/30 ma non ne era a conoscenza. Si sarebbe dovuto imbarcare a giorni. Per il comune di Gaeta era presente invece l’assessore Italo Taglialatela. L’uscita dalla chiesa del feretro è stata accompagnata dall’orchestrina “Glie sciuscie d’Baffone della quale era un componente, le sirene spiegate della protezione civile e da un lancio di palloncini bianchi e neri (video).