FORMIA – “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”. L’ex gruppo consiliare dei “Centristi per Formia” ed il movimento “Generazione Formia” definiscono “lacrime di coccodrillo” quelle versate nei giorni scorsi dall’ex assessore alla sostenibilità urbana e alle Smart city della Giunta Bartolomeo (e si vocifera possibile candidato a sindaco del Partito Democratico alle amministrative della prossima primavera), Claudio Marciano, che aveva denunciato il presunto blocco di parte del sistema informatico dell’ente. “Noi ci poniamo una domanda semplice e banale: ma dov’è stato sinora l’assessore Marciano? Probabilmente si è svegliato da un lungo e pericoloso torpore, si è accorto improvvisamente che non ricopre più l’incarico di assessore e finalmente vede la città con i nostri stessi occhi .Forse, questo, è l’aspetto che, seppur tardivamente, gli fa onore”.
L’innovazione tecnologica ed informatica del comune di Formia – ricordano i “Centristi per Formia” e “Generazione Formia” – è stato un lascito ereditario nel 2013 della precedente amministrazione comunale guidata dal Senatore Michele Forte: “Era stata capace, a differenza dell’ultima – divorata da faide e abbandoni al suo interno – di intercettare importanti finanziamenti comunitari nell’ambito del progetto Plus “Appia via del mare”. Un milione e 100 mila euro dei 10 milioni “piovuti”, attraverso la Regione Lazio, su Formia erano destinati a rendere la città davvero “smart” e digitale ma di “smart” è rimasto solo il nome della delega ricoperta dall’assessore Marciano. Dopo dieci giorni “orfano” della sua poltrona, Marciano denuncia pubblicamente che il nuovo software dell’ufficio l’anagrafe, per esempio, non era dotato delle funzionalità richieste e gli addetti impegnati sono stati costretti ad utilizzare il precedente sistema informatico. Ora siamo interessati a capire, più che mai, che tipo di rendicontazione economica sia stata effettuata su questo atteso investimento che per la comunità si è rivelato un danno ma anche una beffa. L’amministrazione Bartolomeo ha dimostrato, pertanto, tutta la sua inadeguatezza operativa – se fossero confermate anche le ingenerose accuse mosse dall’ex assessore Marciano nei confronti del neo commissario Prefettizio del comune, dottor Maurizio Valiante – a rendere omogenea la banca dati dell’anagrafe con quella degli altri settori dell’ente, ad adeguarla allo stradario esistente in città per rendere finalmente possibile il completamento della toponomastica”
I “Centristi per Formia” e “Generazione Formia”, attraverso il consigliere comunale uscente e candidato alle prossime elezioni regionali Antonio Di Rocco, chiedono di conoscere concretamente come sono stati spesi, nel corso di questi cinque anni, il milione e 100mila euro del “Plus Appia del mare” per l’efficientamento informatico del palazzo comunale e dello stesso territorio comunale: “Adesso lo diciamo noi addio alla revisione della toponomastica, al recupero dell’evasione, ai servizi online integrati con tutto il progetto Smart City, al sistema della pubblicazione in digitale delle determine e delle delibere e al nuovo sito internet del comune mai adottato. Sarebbe molto grave, invece, se l’ex assessore Marciano attribuisse responsabilità su questa cattiva gestione dell’innovazione informatica del comune a presunte forme di sabotaggio del personale interno che, nonostante tutto, continua a svolgere il proprio servizio con professionalità, abnegazione e spirito di sacrificio”.
Insomma l’ex assessore Marciano ha perso “una grande occasione per rimanere in silenzio. Noi siamo concentrati ed impegnati a costruire un’alternativa, seria e credibile, rispetto all’amministrazione Bartolomeo. Ora non è fondamentale individuare il candidato a sindaco ma dar vita ad una squadra di governo i cui partecipanti siano rivestiti, al dei loro ruoli che occuperanno, della stessa responsabilità del primo cittadino con l’obiettivo di far ripartire la città e di rendere Formia finalmente ‘smart’”.
Saverio Forte