FORMIA – L’allarme sociale dei furti e dei reati predatori non ha bisogno di alcuna forma di militarizzazione del territorio. I controlli di prevenzione, ormai istituzionalizzati da anni, vanno soltanto potenziati e gestiti meglio. Il conflitto a fuoco di venerdì in piazza Sant’Erasmo nel quartiere medioevale di Castellone a Formia tra il latitante di camorra Filippo Ronga e i Carabinieri in borghese del comando di Castello di Cisterna e della compagnia di Giugliano ha soltanto ribadito come deve essere innalzato il livello di guardia per evitare che il sud pontino diventi definitivamente “ il “buen ritiro” per tanti latitanti e pregiudicati coinvolti in faide di camorra. L’ha tenuto a precisare il neo Prefetto di Latina Maria Rosa Trio al termine di una seduta del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che, convocata prima di Natale quand’era in carica il sindaco dimissionario Sandro Bartolomeo, non si è svolta più nel capuologo pontino ma a Formia soprattutto dopo il drammatico ferimento venerdì del latitante inseguito da cinque anni dalle forze dell’ordine.
La seduta si è svolta rigorosamente a porte chiuse presso la sala Sicurezza e si protratta più del previsto, oltre due ore, e a fare gli onori di casa è stato il neo commissario Prefettizio del comune di Formia Maurio Valiante, affiancato dalla comandante della Polizia locale Rosanna Picano, dalla segretaria generale Rita Riccio e dal dirigente dell’avvocatura comunale Domenico Di Russo. C’erano naturalmente i sindaci e i delegati dei comuni di Gaeta (Cosmo Mitrano), Itri (Antonio Fargiorgio), Santi Cosma e Damiano (Franco Taddeo), Minturno (Gerardo Stefanelli), Spigno Saturnia (Salvatore Vento) e Castelforte (l’assessore Ferdinando Orlandi) e soprattutto i vertici provinciali (il Colonnello Gabriele Vitagliano) e locali (il Maggiore David Pirrera) dei Carabinieri, della Guardia di Finanza (il Colonnello Michele Bosco ed il tenente Colonnello Sergio De Sarno) e della Polizia di Stato (il vicario del Questore e primo dirigente Cristiano Tatarelli ed il vice questore Paolo di Francia) con i quali in un successivo incontro si è intrattenuto per fare un ulteriore breafking il capo della Procura di Cassino Luciano D’Emmanuele.
Il neo Prefetto di Latina ed il capo della Procura di Cassino – nelle interviste video di Saverio Forte – hanno voluto sottolineare come la decisione di far svolgere a Formia il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sia stata un segnale di “vicinanza” nei confronti della comunità formiana e degli altri comune del Golfo per ribadire – come non mai – che “ lo Stato c’è”.
Intervista al Prefetto di Latina Maria Rosa Trio
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Intervista al Procuratore capo di Cassino Luciano D’Emmanuele