SUD PONTINO – Nuove terapie per fronteggiare antiche problematiche del settore. Da oggi si possono trattare patologie odontostomatologiche con il ricorso alla tossina botulinica da sempre utilizzata esclusivamente per finalità estetiche. Questa metodica terapeutica, già sperimentata ed utilizzata in diversi paesi nel mondo, in Italia è ancora agli esordi e due professionisti pontini, il dottor Enrico Andreoli e la dottoressa Francesca Simeone, dell’omonimo studio odontoiatrico associato (Via delle Terme 191 a Castelforte e Piazza Mare dell’Arco 8 a Gaeta) sono tra i primi nel nostro paese ad adottare questi metodi terapeutici e a diversificare, innovandolo, l’utilizzo terapeutico del “Botox” in base alle oggettive situazioni e condizioni.
“In questa ottica pensare oggi al “Botox” come trattamento puramente estetico é fuorviante e anacronistico – dichiarano Enrico Andreoli e Francesca Simeone – La tossina botulinica rappresenta, invece, un trattamento validissimo per diverse patologie e nella fattispecie è utilizzata a scopo terapeutico in diverse condizioni della bocca. Rappresenta dunque l’evoluzione delle tecniche tradizionali e si può affermare che é il farmaco del XXI secolo”. In ambito odontostomatologico attualmente il “Botox” viene utilizzato per il trattamento di tutti i sintomi legati alla disfunzione temporomandibolare che comprendono sia il malfunzionamento dell’articolazione temporomandibolare (Atm)sia della muscolatura masticatoria e delle strutture annesse. Questa patologia colpisce una fetta abbastanza estesa di popolazione, anche di giovane età, per questo motivo la terapia con il “Botox” é un trattamento sempre più utilizzato e ricercato.
Il trattamento é individualizzato sul singolo paziente, il dosaggio dipende dall’intensità dell’attività muscolare e dalle dimensioni del muscolo. In ogni caso il muscolo ritorna alla sua condizione originaria al termine dell’effetto della tossina. Per questo motivo é necessario ripetere il trattamento ogni 4 mesi per 3 volte in modo tale da garantire un riadattamento muscolare definitivo. “Ad oggi rappresenta un trattamento valido che non presenta effetti indesiderati – concludono i dottori Enrico Andreoli e Francesca Simeone – E’ anche innovativo perché sinora una certa consuetudine considerava il botulino fine a se stesso solo per trattamenti esclusivamente estetici. Invece ora le innovative potenzialità di questo farmaco ci permettono di risolvere problematiche importanti dal punto di vista funzionale”.
Saverio Forte