SANTI COSMA E DAMIANO – “Una vera e propria situazione ai limiti del paradosso quella che si palesa nel piccolo comune di Santi Cosma e Damiano, dove l’amministrazione sembra aver preso sotto gamba una serie di circostanze di improcrastinabile importanza, dando invece priorità ad iniziative votate esclusivamente all’intrattenimento. Sembra essere tutto molto contraddittorio”. E’ quanto obietta il leader dell’opposizione consiliare Rolando Bozzella, il quale si dice spaesato nell’assistere a scelte noncuranti da parte dell’amministrazione guidata da Franco Taddeo. Come è noto, nel centro storico si è verificato il crollo di una palazzina abbandonata in data 31 Dicembre e oggi, trascorsi ben 20 giorni dall’accaduto, è ancora tutto li: le macerie ostruiscono il passaggio, un crostone ancora in bilico minaccia di venire giù ma soprattutto l’area non è messa sufficientemente in sicurezza. Solo un paio di transenne facilmente eludibili sono state poste all’imbocco della strada, senza tener conto né della incolumità dei passanti più sprovveduti, né della norma che regola i cantieri a cielo aperto nei centri storici, la quale riporta dettagliatamente quali sono le misure da adottare per la messa in sicurezza di zone esposte al rischio di crollo (cass. Pen. Sez IV, 28 Gennaio 1985, n 877).
“Abbiamo chiesto – spiega Bozzella – l’indizione di un consiglio comunale straordinario nel tentativo di trovare una soluzione congiunta, ma a quanto pare la nostra voglia di fare per l’ennesima volta non ha incontrato favore. Proprio come la incresciosa situazione legata ai disservizi del consorzio di Bonifica; l’estate è alle porte ed i nostri agricoltori non possono pianificare la produzione,dato che si brancola nel buio ed il disinteresse dell’amministrazione appare evidente anche in questo frangente. Ma l’assenteismo si fa sentire anche sui tavoli di confronto comune, come non facessimo parte di un comprensorio; l’amministrazione che ci governa era fuori dal vertice sulla sicurezza tenutosi a Formia, presenziata dai sindaci dei comuni di Minturno, Spigno, Gaeta e dal commissario prefettizio in reggenza a Formia e da esponenti delle forze dell’ordine; così come non risultiamo nel novero dei numerosi comuni che si sono fatti portavoce di richieste di risarcimento danni causati dalla siccità del 2017, che ha colpito anche i nostri agricoltori. Ma di festeggiamenti, come se piovessero”.
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