Minturno / Giornata della Memoria 2018, il programma degli eventi

Eventi Minturno

MINTURNO – Un programma sviluppato in due mattinate con le scuole ed eventi pomeridiani e serali al Castello Baronale. Si presenta così la Giornata della Memoria 2018, organizzata dal Comune di Minturno e dalle associazioni “Il Sogno di Ulisse”, “Artikolate” e Compagnia teatrale “Gli Scapigliati.

MATTINATE CON LE SCUOLE. Si comincia con le due mattinate con gli studenti degli istituti comprensivi della città, organizzate dall’Assessorato alla Cultura. Venerdì 26 gennaio, dalle ore 11 alle 13, nella Chiesa Parrocchiale dell’Immacolata di Scauri, si terrà l’incontro con gli alunni delle terze classi della Scuola Secondaria di 1° Grado “Pietro Fedele” di Scauri. Sabato 27 gennaio, dalle ore 9 alle 11, presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno, l’appuntamento coinvolgerà gli alunni delle terze classi delle Scuole Secondarie di 1° Grado appartenenti all’Istituto Comprensivo “Antonio Sebastiani” di Minturno – Spigno Saturnia.

L’incontro in programma a Scauri sarà coordinato dall’Assessore alla Cultura Immacolata Nuzzo, dal docente di Storia e Filosofia Andrea Ventura e dalla professoressa di Inglese Raffaella Sanna Passino, entrambi del Liceo “Aristofane” di Roma. La manifestazione al Liceo Alberti, invece, verrà curata dall’Assessorato alla Cultura e dal Dipartimento di Storia e Filosofia del Liceo dell’istituto minturnese.

Nel corso dei due appuntamenti sarà proiettato il video “Il Filo della Memoria”, un lavoro di ricerca durato quasi un anno e mezzo, portato avanti da due classi quarte del Liceo “Aristofane” di Roma. Sarà dato spazio, quindi, alla presentazione di un modo nuovo di pensare la ricerca storica con gli studenti al centro delle attività, protagonisti di una vera e propria “esperienza di conoscenza”, che è partita dalla raccolta della testimonianza di Sami Modiano, un sopravvissuto alla tragedia dell’Olocausto, e, successivamente, è stata scandita dal viaggio ad Auschwitz da parte degli studenti romani, per ritrovare dal vivo i fatti storici studiati e raccontati.

Il video riporta l’incontro tra due viaggi: quello drammatico e spaventoso di Sami Modiano e quello dei ragazzi come “testimoni” dell’intera vicenda. Il documentario ha vinto il primo premio nella rassegna nazionale “Filmare la storia”, promossa dall’Archivio Cinematografico della Resistenza di Torino, edizione 2016.

La memoria per noi non è “la genuflessione obliqua del devoto che va di fretta” (Gustave Flaubert), ma è un percorso di approfondimento e di comprensione, che deve renderci più consapevoli e maturi come esseri umani: questo il messaggio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Minturno.

EVENTI AL CASTELLO BARONALE. L’altro evento di commemorazione della Shoah si svolgerà nel pomeriggio e nella serata di sabato 27 gennaio, con il patrocinio del Comune di Minturno, della Provincia di Latina e della Regione Lazio, presso il Castello Baronale, curato dalle Associazioni “Il Sogno di Ulisse” e “Artikolate”, dalla Compagnia Teatrale “Gli Scapigliati”. Alle ore 17,30 ci sarà la proiezione del film “Il Labirinto del Silenzio” di Giulio Ricciarelli. A seguire, alle ore 20,30 il Reading “Memorie della Shoah”, con letture tratte da “Il Diario di Anna Frank”, da testi di Primo Levi, di Elsa Morante e Poesie ebraiche. L’evento si concluderà con la proiezione de “Il Figlio di Saul” di Laszlo Nemes, vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero nel 2016. L’ingresso è gratuito.

LE SCHEDE DEI FILM

“Il labirinto del silenzio”
(Germania, 2014) di Giulio Ricciarelli – 124 min.
Francoforte, 1958. Johann Radmann è un giovane procuratore deciso a fare sempre ‘quello che è giusto’. Un principio, il suo, autografato sulla foto del genitore, scomparso alla fine della Seconda Guerra Mondiale e di cui conserva un ricordo eroico. Ma i padri della nazione, quella precipitata all’inferno da Hitler, a guardarli bene sono più mostri che eroi e Johann dovrà presto affrontarli. Avvicinato da Thomas Gnielka, giornalista anarchico e combattivo, conosce Simon, artista ebreo sopravvissuto ad Auschwitz e a due figlie gemelle, sottoposte a test crudeli dal dottor Josef Mengele. Simon ha riconosciuto in un insegnante di una scuola elementare uno degli aguzzini del campo di concentramento. Come lui, molti altri ‘carcerieri’ e ufficiali sono tornati alle loro vite rimuovendo colpe orribili. Colpito dal dolore di Simon e dall’ostinazione di Thomas, Johann decide di occuparsi del caso. Schiacciato tra il silenzio di chi vorrebbe dimenticare e di chi non potrà mai dimenticare, il procuratore chiede consiglio e aiuto a Fritz Bauer, procuratore generale, che gli darà carta bianca e il coraggio di perseverare. Testimonianza dopo testimonianza, Johann Radmann prende coscienza dell’orrore, ricostruisce il passato prossimo della Germania e avvia il ‘secondo processo di Auschwitz’.

“Il figlio di Saul”
(Ungheria, 2015) di László Nemes – 107 min.
Ottobre 1944. Saul Ausländer è un ebreo ungherese deportato ad Auschwitz-Birkenau. Reclutato come sonderkommando, Saul è costretto ad assistere allo sterminio della sua gente che ‘accompagna’ nell’ultimo viaggio. Isolati dal resto del campo i sonderkommando sono assoldati per rimuovere i corpi dalle camere a gas e poi cremarli. Testimoni dell’orrore e decisi a sopravvivervi, il gruppo si prepara alla rivolta prima che una nuova lista di sonderkommando venga stilata condannandoli a morte. Perduto ai suoi pensieri e ai compagni che lo circondano, Saul riconosce nel cadavere di un ragazzino suo figlio. La sua missione adesso è quella di dare una degna sepoltura al suo ragazzo. Alla ricerca della pace e di un rabbino che reciti il Kaddish, Saul farà la sua rivoluzione. Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes nel 2015 e Premio Oscar miglior film straniero nel 2016.