FORMIA – “Le abbiamo provate tutte a far ragionare il Partito Democratico nel corso degli ultimi cinque anni nel consiglio comunale di Formia. Non siamo stati ascoltati a sufficienza e la deriva è coincisa con l’inevitabile commissariamento dell’amministrazione comunale e la conclusione dell’esperienza politico-amministrativa di centro sinistra”. Con questa probante dichiarazione politica l’avvocato Giuseppe Bortone – capogruppo uscente per il gruppo consiliare di Sel prima e di Sinistra Italiana, ex presidente della commissione bilancio e di quella sull’attribuzione dei beni confiscati alla criminalità organizzata – ha cercato di sintetizzare e di inquadrare il suo nuovo impegno politico: la candidatura alle elezioni regionali per la lista di “Liberi e uguali”. Bortone, nell’intervista video rilasciata a Saverio Forte pubblicata di seguito, si dichiara convinto di un aspetto politicamente significativo: “Leu” su scala laziale sarà il “quid”, l’elemento nuovo, che permetterà al governatore Zingaretti di succedere a se stesso alla guida della Regione Lazio.
Insomma nel Pd ci sono dirigenti e dirigenti e il presidente Zingaretti fa parte – osserva Bortone – di quella schiera di uomini politici responsabili che hanno la corretta convinzione che senza la sinistra si perde…. “Liberi e uguali è una risorsa, un punto di riferimento per quei cittadini, sempre più numerosi purtroppo, che hanno visto la loro vita, la loro esistenza, precarizzarsi. Noi ai diritti ancora crediamo e su uno in particolare – ha concluso l’avvocato Bortone – vorrei dedicare il mio impegno in caso di elezione al consiglio regionale: il lavoro. Me ne occupo già ogni giorno nelle aule dei Tribunali e la precarizzazione del jobs act sta impedendo a tanti giovani di dare un ‘tu” al proprio domani”.
Intervista a Giuseppe Bortone