Per il sindaco di Itri Antonio Fargiorgio, impegnato a spegnere i tanti focolai delle polemiche che minacciano la sua maggioranza politica, il ritiro delle deleghe era “un tagliando che quanto prima avremmo dovuto fare. Mi era stato sollecitato da Forza Italia lo scorso settembre. Ora sto ragionando sugli ultimi aspetti da definire e la nuova Giunta sarà operativa mercoledì in occasione del consiglio comunale già convocato con diversi ed importanti argomenti all’ordine del giorno”. Il primo cittadino aurunco è stato costretto a vestire i panni del pompiere per giustificare il contenuto dei dodici decreti con cui è stato costretto a “congelare” le deleghe dei suoi assessori e dei diversi delegati presenti nella sua coalizione. Il ritiro delle deleghe è stato, intanto, accompagnato da una levata di scudi a favore di quella che sinora era il vice-sindaco e assessore alla cultura del comune, la professoressa Paola Soscia: potrebbe essere l’unica vittima di questo rimpasto sul cui sfondo non ci sarebbe la politica ma la sola gestione del Castello mediovale e del Museo del Brigantaggio di Itri. Soscia da mesi era diventata una “voce nel deserto” nella maggioranza Fargiorgio, nel senso che aveva più volte chiesto di dar vita ad un appalto pubblico per la gestione delle due importanti strutture culturali. Il resto della maggioranza, più o meno tacitamente, è favorevole ad un affidamento interno a favore della Pro Loco i cui ex dirigenti, seppur dimissionari, fanno parte da un anno e mezzo della Giunta del comune di Itri. La Soscia è risultata destinataria di una valanga di attestati di solidarietà, molti dei quali arrivano dai banchi dell’opposizione e, in particolar modo, dal consigliere Osvaldo Agresti del Movimento cinque Stelle. Intanto – per quanto possa apparire paradossale – proprio nel consiglio comunale in programma mercoledì sera sarà discussa la mozione delle minoranze per promuovere un bando per la gestione del Castello medioevale del museo del Brigantaggio . Il sindaco Fargiorgio ne approfitterà, da par suo, per varare il nuovo esecutivo. Rispetto a quello in carica sino a venerdì scorso l’unico avvicendamento potrebbe riguardare la professoressa Soscia che, prima degli eletti alle amministrative del giugno 2016, potrebbe rimanere esclusa dalla Giunta. Il suo posto potrebbe essere preso, nel ruolo di vice-sindaco, da Andrea Di Biase, il capogruppo consiliare di Forza Italia che è anche il delegato alla gestione del ciclo dei rifiuti. Per altri dimissionati assessori è prevista una conferma: Teresa Ciccarelli di Forza Italia ai servizi sociali, Giovanni Colucci al bilancio e Mario Simon Di Mattia a all’agricoltura e alle attività produttive. Un fatto è certo. Le deleghe ritirate dal sindaco di Itri potrebbero essere riassegnate con un nuovo e diverso criterio così come aveva suggerito di fare, subito dopo la scorsa estate, il coordinatore comunale di Forza Italia Gianfranco Notarianni