GAETA – Duro j’accuse dell’associazione operatori Porto di Gaeta. In una nota del presidente Damiano Di Ciaccio sono evidenziate tutte le carenze istituzionali a cui gli imprenditori del porto di Gaeta devono far fronte quotidianamente, a cominciare dalle tariffe portuali fuori mercato. Condizioni che esaltano le capacità degli operatori ma che al contempo mettono l’accento sull’abbandono da parte degli enti preposti alle politiche di programmazione e di incentivo per lo sviluppo del settore. Le sbandierate sinergie rimarrebbero, insomma, solo sulla carta.
“L’Associazione Operatori Porto di Gaeta – scrive Damiano Di Ciaccio – prende atto con sorpresa delle clamorose e ripetute comunicazioni circa l’arrivo di prestigiose navi da crociera nella nostra cittadina.
Apprezza che finalmente si riconosce il lavoro svolto dagli operatori che con tenacia e costanza superando enormi difficoltà riescono a portare importanti flussi turistici a Gaeta.Il lavoro è svolto nella totale solitudine dagli operatori che si sono trovati sempre ad agire con enormi problemi per la mancanza di collaborazione di enti e istituzioni che hanno competenza nel settore.
E’ il tempo certamente di evitare qualunque distinguo ma alcune precisazioni sono necessarie e dovute anche per consentire ai cittadini di meglio valutare il lavoro degli operatori del porto troppo spesso messi sotto la lente di ingrandimento da alcuni che meglio da fare non trovano che accusarli di scarsa professionalità e modo di operare. Vale la pena ricordare che le dichiarate sinergie fra Autorità Portuale ,Comune, Pro Loco, Yacht Med Festival ed agenzie marittime sono prive di fondamento .
In effetti l’arrivo di queste navi ,da lungo tempo programmato, è il frutto di un costante lavoro e impegno delle sole agenzie marittime con la totale assenza di collaborazione di altri che ora vogliono mettere il cappello sugli eventi in programma”.
Certo, l’arrivo di stamane della nave da crociera Artania, con a bordo oltre un migliaio di passeggeri in gran parte di nazionalità tedesca e circa cinquecento membri di equipaggio non può che far gridare al miracolo un’intera città. Ma il confronto diventa stridente se paragonato a quanto avviene ad esempio nei vicini porti di Napoli e salerno.
“I cittadini di Gaeta ,per esempio – continua il presidente dell’Aopg – non sanno le difficoltà che gli operatori incontrano soprattutto per i costi elevati che gli armatori delle navi sostengono per ormeggiare a Gaeta rispetto ad altri porti ( vedi ad esempio Napoli) a causa di tariffe e sevizi i portuali non competitivi ; argomenti sottoposti diverse volte a chi dovrebbe , per il proprio ruolo, collaborare per migliorare questi aspetti.
Se veramente si crede nel progetto e quindi far si che il nostro porto possa diventare appetibile per questi arrivi allora si lavori per far si che veramente gli armatori trovino conveniente scalare Gaeta perché non basta la dichiarata attenzione di accoglienza verso i crocieristi all’ultimo momento.
Non è accettabile lasciare isolati gli operatori mentre il mercato internazionale sta mettendo in grosse difficoltà le aziende ed assumere “ cabina di regia” su eventi sporadici che certamente non risolvono i problemi delle forze lavoro del porto e della economia indotta della città di Gaeta.
L’Associazione pertanto , come ha sempre dimostrato, si dichiara disponibile ad avviare un confronto serrato su tutte le attività che riguardano il porto di a partire dal traffico crocieristico, al traffico merci e navi ro-ro in grado di mettere il nostro porto in collegamento con altri Nazionali ed Europei”.