Cronaca

Formia / Rapine a novembre, i due giovani in silenzio all’interrogatorio di garanzia

FORMIA – Sono rimasti ermeticamente in silenzio davanti il Gip del Tribunale di Cassino Salvatore Lo Mastro Massimo Urgesi, di 22 anni, di Spigno Saturnia, di professione meccanico ed incensurato, e Christian Feroleto, di 21 anni, originario di Pontecorvo ma residente a Formia, parrucchiere e con alcuni precedenti specifici. Si tratta dei due giovani arrestati venerdì scorso dagli agenti del commissariato di Polizia e finiti ai “domiciliari” perché considerati gli autori di due rapine consumate il 17 ed il 19 novembre scorsi. Urgesi e Feroleto, assistiti dagli avvocati Pasquale Di Gabriele e Luigi D’Anna, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia seguito alla notifica del provvedimento restrittivo chiesto dal sostituto Procuratore Emanuele De Franco dopo aver condiviso completamente l’attività investigativa operata dal commissariato di Polizia di Formia. Urgesi, travisato da un cappuccio, la sera del 17 novembre chiese ad un giovane che usciva da una palestra nella frazione di Penitro di offrirgli una sigaretta: approfittò di un suo momento di distrazione per impossessarsi di una catenina d’oro.

Se in questo primo episodio Urgesi era in compagnia di un complice, che non è stato ancora identificato, nella seconda rapina del 19 novembre operò con Feroleto. Entrarono in azione molto presto, poco meno del sei del mattino in piazza Santa Teresa, e presero di mira una badante che, minacciata, fu costretta a consegnarli una borsa contenente 300 euro. Le indagini della Polizia si erano avvalse del sistema di video sorveglianza delle due zone, delle descrizioni somatiche delle vittime oltre che della banca dati del commissariato. I due giovani restano ai “domiciliari” ma per loro in questi giorni i guai giudiziari non sono finiti, anzi. Sono stati denunciati a piede libero dai Carabinieri della Compagnia di Formia per tre presunte rapine compiute nello stesso periodo oggetto delle indagini della Polizia.

Saverio Forte

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