Gaeta

Gaeta / Corsi di italiano fantasma per migranti, denunciati in sei

GAETA – Chiedeva il permesso di soggiorno di lungo periodo affermando di aver frequentato il necessario corso di lingua italiana. Niente di più di falso perché faceva fatica ad esprimersi e a comprendere quello che gli agenti cercavano di comunicarle. Da questo episodio sono scaturite le indagini che hanno consentito al commissariato di Polizia di Gaeta di smascherare un’organizzazione, i cui componenti – due cittadini di Monte San Biagio e quattro immigrati di nazionalità indiana, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Latina per falso ideologico, la truffa e violazione delle norme sull’immigrazione.

Gli accertamenti degli agenti del vice-questore Maurizio Mancini avevano verificato che i due italiani, titolari di una Cooperativa sociale convenzionata con l’Università di Perugia, organizzavano corsi di lingua italiana il cui epilogo si sarebbe dovuto concretizzare con un esame finale per ottenere l’attestato necessario per beneficiare del permesso di soggiorno. Ma i frequentanti – immigrati indiani – pagavano somme comprese tra i 200 e i 300 euro ma senza svolgere la prova finale. E così che una richiedente, una donna di 30 anni domiciliata a Gaeta, si era rivolta all’ufficio Immigrazione del Commissariato per chiedere il nuovo agognato status giuridico ma le sue difficoltà di comunicazioni hanno smascherato il bluff di cui erano stati vittime trenta cittadini di nazionalità indiana, per lo più impegnati in attività agricole tra Fondi, Monte San Biagio e Terracina.

Gli immigrati non solo non parlavano la lingua italiana, tanto che si è reso necessario l’ausilio di interpreti ma, alla richiesta di scrivere una frase simile a quella da loro riportata in sede di esame, non riuscivano nemmeno a riscriverla autonomamente. La brutta vicenda è finita in un’informativa inviata alla Procura della Repubblica di Latina che ha così denunciato in concorso le sei persone.

Saverio Forte

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