FORMIA – Il mondo è piccolo ma non come a volte (ottimisticamente) si pensi. L’incontro è avvenuto in un bar di Formia, i protagonisti gli hanno attribuito un carattere casuale, secondo altri la scelta logistica è stata baricentrica, a metà strada tra Minturno e Sperlonga. Sta facendo rumore negli ambienti politici del centro destra del sud-pontino l’incontro che nella giornata di venerdì ha avuto per scenario il “Caffè Trieste” a Formia. I due non si incontravano – per le disparate ragioni – da mesi, forse da anni, interrompendo questo particolare digiuno all’improvviso, all’indomani però delle nuove e clamorose iniziative di cui sono stati protagonisti. “E tu che ci fai qui ?” hanno detto pressochè la stessa frase l’ex consigliere regionale di Forza Italia Romolo Del Balzo e il sindaco di Sperlonga Armando Cusani quando si sono incontrati nel locale della parte alta di via Vitruvio. Per la cronaca Cusani era già nel Caffè quando è arrivato l’esponente politico minturnese, accomunato al due volte presidente della Provincia da una lunghissima militanza politica all’interno di Forza Italia ed interrotta polemicamente in questi giorni in segno di forte dissenso nei confronti dei vertici provinciali e regionali del partito.
Del Balzo e Cusani hanno deciso di rescindere questo lungo cordone ombelicale in occasione della presentazione delle candidature per il rinnovo del consiglio regionale del Lazio: il primo si è considerato “espulso” dal partito, un impresentabile che i suoi problemi giudiziari li ha risolti in silenzio e con l’apporto del tempo galantuomo, il secondo invece è andato oltre preferendo rimanere nel centro destra ma abbracciando la causa politica elettorale della lista civica del candidato presidente alla Regione Stefano Parisi.
In effetti anche Del Balzo un sassolino dalle scarpe se l’è tolto a modo suo: non mi avete riabilitato e io i miei voti li porto a chi credo opportuno, Fratelli d’Italia… Il sindaco di Sperlonga, che è arrivato a parlare di una liberazione biblica da uno stato di “schiavitù”, è stato protagonista di un’operazione più raffinata: non abiuro quell’appartenenza che mi ha dato tanto ma sul territorio ho ancora i miei punti di riferimenti. Gli interessati tengono tanto a smentirlo ma le candidature della lista Parisi a Minturno (con il consigliere e cusaniano di ferro Vincenzo Fedele), a Gaeta (dell’ex sindaco Massimo Magliozzi) e a Sperlonga (dell’assessora Lorena Cogodda) costituiscono il primo step elettorale di un progetto per la ricostituzione di un nuovo centro destra che potrebbe coinvolgere, quanto prima, lo stesso Romolo Del Balzo.
L’incontro con Cusani si sarebbe concluso, dopo i convenevoli “baci e abbracci”, con un “ci vediamo dopo il 4 marzo” a conferma che un cantiere è stato aperto ma ora necessita di essere riempito con una massiccia dote elettorale, la stessa che, venendo meno alla propria e comune provenienza politica, potrebbe trasformarsi in una forma di riabilitazione venuta meno per una telefonata non ricevuta o per una candidatura non formalizzata. Anche perché in politica vige la regola “mors tua, vita mea”. Almeno sino a prova contraria.
Saverio Forte