ITRI – Le notizie, da che mondo è mondo, o esistono o fanno parte dell’immaginario di chi le elabora e le pubblica. La cooperativa “Arteinsieme” ha pensato bene – non avrebbe potuto fare diversamente – di difendere la sua immagine e reputazione all’indomani della gazzarra scoppiata martedì mattina all’interno del centro di accoglienza “Cas” di Itri, attualmente ubicato al posto dell’ex albergo “Montefusco”, in località “Scerpano”, nei pressi del Santuario della Madonna della Civita. L’iniziale indiscrezione giornalistica era stata confermata dai Carabinieri e della Polizia di Stato dopo che alcuni ospiti della struttura, una quarantina di immigrati in attesa di ottenere l’asilo politico internazionale, avevano protestato vivacemente contro gli operatori e la dirigenza della struttura relativamente alla qualità e quantità dell’alimentazione servita, ai medicinali erogati e finanche per la connessione alla linea internet che, secondo alcuni ospiti, era troppo lenta…
La situazione dell’ordine pubblico stava sul punto di degenerare quanto alcuni degli immigrati si erano barricati all’interno dell’ex albergo struttura ricettiva ma il tempestivo e provvidenziale intervento delle forze dell’ordine dell’ordine aveva riportato la calma in pochi minuti. Questa notizia di cronaca non è stata smentita e, tantomeno rettificata, dall’attiva presidente della cooperativa “Arteinsieme”, la psicologa Patrizia Marciano. Probabilmente non hanno fatto piacere – ma era un dovere giornalistico farlo – l’accostamento alla struttura, per la quale la cooperativa “Arteinsieme” ha vinto un regolare appalto bandito dalla Prefettura di Latina, di due distinte interrogazioni parlamentari inviate nel 2016 e lo scorso anno dai Senatori Ivana Simeoni, Serenna Fucksia e Mario Giarrusso che lamentavano – a loro modo di vedere – l’esistenza di “presunte criticità e anomalie relative alla capacità della cooperativa di offrire assistenza adeguata ai migranti richiedenti asilo”.
La dottoressa Marciano passa al contrattacco e scrive in una nota che la struttura che si trova ai piedi del Santuario mariano della Civita “è pienamente conforme alle norme in materia urbanistica, igienico-sanitaria e di infortunistica. A seguito dell’interrogazione parlamentare, è stata sottoposta più volte a verifiche da parte della Prefettura, oltreché a tre diverse ispezioni da parte dalle competenti autorità, senza che sia mai stata rilevata alcuna irregolarità. Inoltre, in merito al personale impiegato, la cooperativa “Arteinsieme” impiega in questo progetto di accoglienza oltre 100 persone, tra dipendenti e consulenti. Questo numero, di gran lunga superiore a quello richiesto dal bando di gara e dalla legislazione vigente, va a coprire i servizi aggiuntivi che la cooperativa offre ai propri ospiti con puntualità e professionalità.
La cooperativa, inoltre, – aggiunge la presidente Marciano -. si sta fattivamente impegnando sul territorio per garantire la reale integrazione dei migranti, creando e finanziando diversi progetti, che prevedono l’interscambio tra la comunità locale e gli ospiti stranieri, ciò al fine di permettere alle diverse realtà la conoscenza reciproca e la comprensione del fenomeno migratorio in atto, così che si possano prevenire fenomeni di intolleranza e si possa giungere ad una crescita morale e sociale di tutte le parti coinvolte”.
Tra le iniziative, si evidenzia la creazione di una squadra di calcio “FC Patrizia”, composta dagli ospiti delle strutture, iscritta al campionato amatoriale serie “Am Msp Italia”, che permette scambi con diverse realtà della provincia. Inoltre, già da oggi, la cooperativa ha garantito il viaggio a Grosseto a tutto lo staff per assistere alla fase finale del campionato che ha rilevanza nazionale. Al fine di favorire l’inserimento socio-culturale e religioso dei migranti e il contatto con le parrocchie locali si è costituito un coro gospel “African Melodious Voices” che, nato sotto la direzione di un volenteroso ospite nigeriano e diretto prossimamente da un nostro maestro, ha cantato in diverse occasioni nelle chiese del circondario e regolarmente nella Chiesa di S.Michele Arcangelo di Itri e da ultimo, la scorsa domenica, presso il Santuario della Santissima Annunziata a Gaeta, alla presenza del Sindaco Cosmo Mitrano e di Monsignor Giuseppe Sparagna. La sinergia creata con l’”Umofc” (l’Unione Mondiale Organizzazioni Femminili Cattoliche di cui è presidente la professoressa itrana Maria Giovanna Ruggieri,ndr) e con la “Onlus Guine Action” ha permesso ai componenti del coro di incontrare proprio lunedì 12 febbraio Papa Francesco presso la sala Clementina in Vaticano.
Saverio Forte