FORMIA – “La politica si è dimenticata di noi, ma quando serviva erano sempre pronti a chiedere…” E’ un quadro a due velocità quello presentato ieri dalla famiglia Paone a Roberta Lombardi, candidata alla presidenza del consiglio regionale della Regione Lazio, ieri nel sud pontino per un minitour elettorale. Di fronte alla desertificazione industriale che in questi anni ha colpito il sud del Lazio, qualche timido segnale di ripresa c’è. A far ben sperare sono i risultati raggiunti dal pastificio Paone, con un bilancio in utile dopo la cura ‘da cavallo’ della nuova gestione familiare che vede in prima linea Domenico e Fabio Paone. Ma pesa sul futuro dell’azienda il sequestro dello storico immobile di piazza Risorgimento (i cui canoni d’affitto sarebbero dovuti servire a finanziare il nuovo pastificio di Penitro) il cui rilascio è legato ad un processo, in corso presso il tribunale di Latina, i cui tempi rischiano di allungarsi all’infinito.
Intanto però, dal punto di vista industriale l’azienda ha ripreso a correre. Erasmo Paone ha posto in evidenza come il 70% della produzione a proprio marchio sia ormai ‘vocata’ all’estero, accompagnata da diverse lavorazioni in conto terzi. “L’azienda ha scelto la strada della qualità – ha spiegato – la nostra pasta utilizza materie prime “ogm free” e grano selezionato”. Del nuovo percorso intrapreso si è reso conto anche il tribunale di Cassino che ha autorizzato quindici giorni fa, l’assunzione di una nuova unità, a testimonianza di quantitativi ormai crescenti.
VIDEO: Intervista a Roberta Lombardi
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VIDEO: Erasmo Paone illustra a Roberta Lombardi alcuni risultati
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VIDEO: Erasmo Paone: “L’azienda è risanata, rivogliamo l’immobile”
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