FORMIA – Prosegue senza sosta l’attività di prevenzione e di repressione del crimine, da parte della Polizia Ferroviaria del distaccamento di Formia, nei confronti di chi infrange le norme di Legge sia sui convogli ferroviari in movimento, sia nell’ambito delle aree adibite ad accogliere gli utenti del trasporto su rotaie. Nella giornata di mercoledi, infatti, gli agenti del dirigente Nicola Cavalli, al termine di accurati pedinamenti e controlli portati avanti da diversi giorni, avendo avuto la percezione di poter cogliere, questa volta, in flagranza di reato un pusher, hanno individuato e controllato, a bordo del treno R.2392, partito da Napoli e diretto a Roma, alcuni cittadini di nazionalità nigeriana. Due di questi hanno subito manifestato un neppur malcelato fastidio a sottoporsi ai controlli che, iniziati con l’accertamento identificativo mentre si trovavano sul treno, sono poi proseguiti, una volta fatti scendere alla stazione di Formia, presso l’Ospedale “Dono Svizzero” dove, dietro la specifica autorizzazione rilasciata dal magistrato della Procura di Cassino, i riscontri prevedevano l’utilizzo di macchinari appositamente predisposti per l’individuazione di sostanze occultate all’interno della struttura anatomica di una persona.
Ed è stato proprio nel laboratorio del nosocomio del golfo che uno dei due nigeriani, A.F. 36enne, dopo aver in tutti i modi cercato di trattenere gli ovuli, nella mattinata di giovedi espelleva spontaneamente dalla propria cavità rettale sei ovuli contenenti circa 70 grammi di eroina. Il sostituto procuratore di turno, costantemente informato dell’andamento della particolare operazione, ne ha, allora, disposto la traduzione presso il carcere di Cassino. Si attende ora la convalida dell’arresto e il susseguente dibattimento processuale per questo tipo di reato che prevede una pena che va dai sei ai venti anni. Il nuovo episodio di spaccio conferma come i pusher che si servono dello scalo di Formia siano in continuo aumento ma come, al tempo stesso, la risposta della Polfer competente per la Roma-Napoli, via Formia, sia oltremodo vigile e pressante.
Orazio Ruggieri