MINTURNO – “E’ sempre più difficile avere servizi efficienti se si vive nel sud pontino e si utilizza la stazione di Minturno Scauri, 180 km dalla capitale, si i km non sono tanti ma i disservizi ormai non si contano. Una perturbazione meteorologica eccezionale, ma ampiamente prevista, ha di fatto bloccato i trasporti ferroviari sulla linea Roma-Napoli e totalmente tagliato fuori dai collegamenti la stazione di Minturno Scauri. Infatti il fantomatico e tanto sbandierato piano emergenza neve di Trenitalia si può dire che fa acqua, si diciamo acqua e non neve, da tutte le parti e i cittadini del sud pontino non sono degni di avere i servizi più essenziali”. Lo denunciano Franco Conte, presidente della Confconsumatori Latina, e Francesco Valerio dell’Associazione Pendolari Stazione Minturno Scauri.
“I fatti – prosegue la nota – sono che un normale cittadino di Minturno prenota una visita medica in un ospedale romano, si a Roma perché i servizi sanitari e l’offerta sanitaria a 180 km da Roma non sono completi. Accanto al pendolarismo per lavoro esiste anche, meno rumorosa, una fetta di pendolarismo sanitario che le amministrazioni regionali che si sono susseguite nel tempo hanno contribuito a creare con la centralizzazione dei servizi sanitari.
Ecco quindi che la congiuntura dei disservizi ferroviari e sanitari rende gli utenti del sud pontino non considerati e non serviti, come dire diversi da tutti gli altri cittadini laziali.
Infatti visita medica prenotata a novembre 2017, impossibilità di modificare l’appuntamento perché al telefono dopo svariati tentativi il cup dell’ospedale ti risponde “le possiamo solo cancellare l’appuntamento ma dovrà ritornare in ospedale (a Roma) per prendere un nuovo appuntamento”, chissà tra quanti mesi! E i treni dalla stazione di Minturno Scauri che non partono, si non partono nemmeno quelli garantiti! Ma l’assurdo è che addirittura non si sa nemmeno dove sono perché il numero verde di Trenitalia, previsto per questi casi, non sa dove il treno sia né il capostazione a Minturno Scauri sa dire altro, limitandosi a riferire che sono in grado di vedere i treni nel tratto Villa Literno-Formia.
E non va meglio nemmeno per tutti quei ragazzi che per costruirsi un futuro migliore scelgono di studiare, se poi accade come ieri, che Maria (nome di fantasia) deve recarsi a Napoli per sostenere un esame universitario ma non ha la sicurezza né di partire e arrivare ma soprattutto né di ritornare perché questo è il servizio che Trenitalia offre per le stazioni di periferia un servizio che non si è in grado di garantire se sfortunatamente arriva una perturbazione meteorologica ampiamente annunciata”.
Interviste video a cura di Antonello Fronzuto
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