MINTURNO – La Regione Lazio sotto il profilo ferroviario finisce di nuovo a Formia e la colpa – si fa per dire – non è solo della precipitazione siberiana Burian. A denunciarlo, di nuovo, è la Confconsumatori di Latina dopo i disservizi patiti da tantissimi pendolari del territorio più meridionale della provincia pontina e provenienti anche da alcuni comuni di quella ciociara (Ausonia, Esperia e Coreno Ausonio) – lavoratori e studenti – che sono rimasti appiedati presso la stazione ferroviaria di Minturno e Scauri dove molti treni regionali, neanche quelli garantiti dalla legge a favore del pendolarismo -secondo quanto prevede l’orario invernale – non sono mai partiti e tantomeno arrivati. E invece, ad insaputa di tutti, sono partiti e arrivati presso lo scalo ferroviario.
A regnare sovrane sono state la confusione e la mancata informazione all’utenza e a farsene portavoce di una situazione, inspiegabile e che si ripete ciclicamente, è stata l’attiva Confconsumatori provinciale che ora chiederà il conto alla Regione e a Trenitalia analogamente a quanto hanno fatto sinora il Ministro delle infrastrutture Graziano Del Rio e lo stesso governatore Zingaretti. A preannunciarli è l’attivo presidente dell’associazione di categoria, l’avvocato Franco Conte, in un’intervista video rilasciata a Saverio Forte. L’ultima ondata di maltempo era ampiamente prevista da tempo ma “inspiegabilmente” ha cancellato la stazione ferroviaria di Minturno-Scauri dal…Lazio. Ad un pendolarismo classico e universitario – ha aggiunto Conte – se ne aggiunge uno di natura medico-sanitaria che le amministrazioni regionali, che si sono susseguite nel tempo, hanno contribuito a creare con la centralizzazione dei servizi sanitari”.
Il treno non è partito da Minturno-Scauri ed il paziente, beneficiario di una visita medica prenotata nel novembre 2017, si è visto rispondere dal Cup dell’ospedale romano che avrebbe dovuto raggiungere ….“le possiamo solo cancellare l’appuntamento ma dovrà ritornare per prendere un nuovo appuntamento”, chissà, poi, tra quanti mesi?
Intervista a Franco Conte