FORMIA – La gestione della sanità pubblica fa acqua dappertutto in provincia di Latina. E le conseguenze peggiori ricadono sulle fasce sociali più deboli e a rischio quando i cosiddetti servizi di prossimità dovrebbero tentare di allievare le sofferenze di chi è in credito con la malasorte. A denunciarlo è Antonio Di Rocco, candidato al consiglio regionale per la lista “Sergio Pirozzi presidente”. Sotto la sua lente d’ingrandimento è finita la gestione di quello che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della sanità pubblica, l’assistenza domiciliare integrata della provincia di Latina, esternalizzato attraverso una gara pubblica. “Il personale addetto – infermieri, fisioterapisti e logopedisti – sta svolgendo davvero un’azione egregia. Oltre alla loro riconosciuta professionalità, questi specialisti con un lavoro oscuro e umanamente delicato, stanno contribuendo ad allievare le sofferenze di tantissime sfortunate persone anche…a spese proprie, oneri che, invece, dovrebbero essere a carico del servizio sanitario nazionale. Mettono a disposizione le loro auto private per effettuare numerosi spostamenti – osserva il candidato Di Rocco – e lo fanno senza l’adeguato e previsto riconoscimento. Anche per il rimborso spostamento tante promesse non mantenute quando invece i decreti regionali, tra cui il D.G.R. 326/2008 sull’ottimazione del modello regionale di assistenza sanitaria domiciliare e relative tariffe ed il D.G.R. 325/2008 sull’approvazione dei requisiti ulteriori per il servizio di assistenza domiciliare richiamati nel capitolato d’appalto, prevedono tutt’altro. Si tratta di un’altra e grave violazione normativa – rincara la dose Di Rocco – che sta creando una situazione di grave inadeguatezza ed inefficacia sul servizio reso al cittadino”. Ma come succede abitualmente dopo il danno….anche la beffa!! E nel silenzio assordante della politica provinciale lo tiene a sottolineare ancora il candidato alla Regione per la lista “Sergio Pirozzi presidente”: “Molti professionisti del settore si sono trovati con una busta paga in negativo e/o con uno stipendio non erogato per il mancato volume di prestazioni sanitarie che, invece, l’Asl di Latina, il cui management è tanto osannato dal Pd e dal governatore uscente Nicola Zingaretti – dovrebbe erogare e che da tempo non fa. E quando l’ha fatto – conclude Antonio Di Rocco – ha effettuato anche calcoli errati costringendo gli operatori del settore a restituire al suo datore di lavoro, l’Asl stessa, ore/giorni di lavoro regolarmente effettuati…” . Di Rocco, preannunciando il suo impegno nel prossimo consiglio regionale per la risoluzione di questa e di altre emergenze che stanno condizionando il corretto funzionamento di importi servizi sanitari, avanza alcuni quesiti: “L’assistenza domiciliare integrata in provincia di Latina è ancora un servizio pubblico a carico del servizio sanitario nazionale o sono i professionisti impiegati costretti a pagarlo? Perché gli effetti del mancato rispetto dei decreti regionali in materia e la cattiva gestione del servizio devono cadere puntualmente e negativamente sul cittadino utente?”