FORMIA – Il doppio voto, politico e regionale, di domenica 4 marzo ha mandato in stand-by – ma c’era da aspettarselo – la campagna elettorale per l’elezione diretta del nuovo sindaco di Formia. Le ostilità, le danze – tutti lo preannunciano – si apriranno dalla serata del 5 marzo quando saranno concluse le operazioni di scrutinio, a livello cittadino, per l’elezione diretta del presidente della Regione Lazio e per il rinnovo dell’assemblea della Pisana. Ad anticipare che “qualcosa ora dovrà succedere” è il primo candidato a sindaco che ha convocato lo scorso ottobre i cronisti per annunciare la sua corsa: Mario Taglialatela della lista “Formia viva 2018”. Lo fa nell’intervista video concessa a Saverio Forte in cui commenta un’indiscrezione che circola negli ambienti politici (che contano) del centro destra formiano: l’insediamento di un tavolo, subito dopo le elezioni regionali, chiamato a fare sintesi e a trovare una convergenza politico-programmatica ed elettorale. Insomma una “cabina di regia” abilitata ad individuare (subito) il candidato sindaco dello schieramento che intende tornare a vincere a distanza di dieci anni esatti.
L’ex segretario e direttore generale dei comuni di Formia e Latina annuncia: “Io non arretrerò di un millimetro rispetto alla posizione iniziale, io ero e sono della partita per il bene della città”. Ed è anche ipotizzabile un passo di lato volendo utilizzare un gergo grillino? Ancora Mario Taglialatela che non si compone: “L’ho detto ai voi giornalisti – ha aggiunto – Deciderò di farmi da parte, quale candidato a sindaco, solo se al posto del sottoscritto sarà scelto uno atatista, che in questa città non vedo, o se scenderà dal cielo come la manna…” L’ex segretario e direttore generale su un punto è categorico, ortodosso, qualora i vertici provinciali del centro destra (soprattutto Forza Italia), che dovrebbe vincere le elezioni politiche di domenica, gli chiedessero la sua disponibilità a concorrere da sindaco: “A questo punto le carte le dovrò dare io, fissare i paletti. Ma si sappia che è terminata la stagione di prendere ordini dall’esterno – ha concluso Taglialatela – da fuori Formia. Questa città ha la capacità, fortunatamente, di intendere e di volere”.
Il candidato sindaco della lista “Formia Viva 2018”, “civica e l’unica sinora presentata che guarda al centro destra”, lancia un monito: “Mi auguro che la campagna elettorale amministrativa non diventi una ripiego per qualsiasi candidato che dovesse fallire l’appuntamento elettorale delle ragionali. Loro vadano a Roma perché Formia ha bisogno di loro alla Regione Lazio… Io invece ho le idee molto chiare per far ripartire il comune il giorno dopo la mia eventuale elezione. Non ho bisogno di alcuna sperimentazione perché il comune di Formia lo conosco meglio delle mie tasche. E non è poco”.
Intervista a Mario Taglialatela