FORMIA – Momenti di tensione questa mattina negli uffici del liceo pedagogico e di scienze umane, l’ex istituto magistrale, “Marco Tullio Cicerone” di Formia. La madre di uno studente era stata convocato da un coordinatore di classe in quanto il ragazzo aveva superato il limite massimo delle assenze nell’ordinaria attività didattica. La donna, di 44 anni, di nazionalità moldava, ha mal interpretato questa normale attività di comunicazione inveendo verbalmente prima contro lo stesso coordinatore e poi contro il dirigente scolastico, il professor Pasquale Gionta, vittima di un’iniziale aggressione fisica non degenerata fortunatamente per il provvidenziale intervento di alcuni collaboratori e addetti della segreteria della scuola.
Ma non era finita. La donna, fuori di sé e alle prese con un preoccupante stato di alterazione psico-fisica, danneggiava anche alcune suppellettili dell’istituto scolastico di via Olivetani per poi aggredire e malmenare i Carabinieri della Compagnia di Formia e i sanitari del 118 il cui intervento si era reso, a quel punto, necessario. Anche la donna concludeva la sua movimentata mattina all’ospedale “Dono Svizzero”. Veniva sottoposta ad un urgente Tso, un trattamento sanitario obbligatorio, che le impediva di evitare l’arresto: infatti è stata denunciata per resistenza, violenza ed oltraggio a pubblico ufficiale.
Non è la prima volta che la donna ha avuto a che fare con le forze dell’ordine, intervenute per le continue aggressioni di cui sono stati vittima i familiari del nuovo marito della moldava, un uomo di 82 anni di Formia che l’aveva assunta alcuni anni fa per assistere l’ex moglie, nel frattempo deceduta, colpita da una grave patologia invalidante.
Saverio Forte
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