SPIGNO SATURNIA – Ha interessato anche il sud pontino e, in particolare modo, Spigno Saturnia il provvedimento di sequestro preventivo di beni che, per un valore superiore ai 35 milioni di euro, sono stati sottratti alla disponibilità di Antimo Morlando, l’imprenditore edile di 57 anni, in carcere dal luglio scorso nell’ambito dell’operazione “Omphalos” perché ritenuto responsabile dei reati di usura, esercizio abusivo di attività finanziaria, intestazione fittizia di quote societarie e di beni, indebita percezione di finanziamenti a danno dello Stato. Gli agenti dei Nuclei di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna e Napoli hanno apposto i sigilli a quatttro appezzamenti di terreno che, per un superficie che sfiora i 20mila metri, si trovano in località Turrimai, lungo la strada provinciale 115 che collega il centro abitato di Spigno Saturnia a quello collinare di Spigno Vecchio. Si tratta di quattro terreni agricoli che Morlando aveva acquistato nel 2005 e aveva intestato insieme a tre persone, due di 49 anni di Sant’Antimo, e la terza di 54 anni di Casandrino, in provincia di Napoli.
I sigilli sono scattati su ordine del Gip del Tribunale del capuologo campano su proposta della locale Direzione Distrettuale Antimafia che ha voluto mettere sotto chiave, nelle province di Napoli, Caserta e appunto Latina, l’intero patrimonio – beni mobili, immobili, società e rapporti finanziari – riconducibili a Morlando, ai suoi familiari e a suoi prestanome. Morlando era stato arrestato più volte, l’ultima della quale la scorsa estate proprio dalla Guardia di Finanza: accusato di aver favorito i clan camorristici Morelli prima ed Aversano poi, attivi nei Comuni di Grumo Nevano, Casandrino e Sant’Antimo, l’imprenditore di 57 anni era considerato, come riferito da diversi collaboratori di giustizia, il dominus organizzativo delle attività estorsive materialmente eseguite da altri affiliati, nella concessione di prestiti usurai, in alcuni investimenti nel settore immobiliare e nelle truffe ai danni delle assicurazioni.
Il sequestro a Morlando naturalmente è scattato perché la sua posizione reddittuale è stata considerata inesistente rispetto alla disponibilità dei beni ora finiti sotto sequestro.
Saverio Forte