Cronaca

Patrimoni illeciti, sequestro di 41 milioni a Pasquale Piccirillo: sei immobili anche a Gaeta

GAETA – Ha interessato anche Gaeta l’operazione con cui il comando provinciale di Caserta della Guardia di Finanza ha sequestrato sei immobili riconducibili a Pasquale Piccirillo, 54enne, titolare di un gruppo di imprese operanti nei settori sanitario, editoriale, delle telecomunicazioni e immobiliare. I sigilli sono scattati in Lombardia, Lazio, Campania e Svizzera nei confronti di ben 165 immobili – molti dei quali sono ville in diverse e note località turistiche italiane – partecipazioni socie-tarie con i relativi complessi aziendali, automezzi, altri beni di lusso e rapporti finanziari e bancari, per un valore stimato pari a oltre 41 milioni di euro.

La concretizzazione di questa misura di prevenzione patrimoniale costituisce l’epilogo di una complessa e articolata attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e svolta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Caserta, “finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale di Piccirillo e all’individuazione dei proventi illeciti che gli hanno permesso di conseguire un ingiustificato arricchi-mento personale.

Piccirillo è considerato un imprenditore connotato “da una pericolosità sociale del tipo economico-finanziaria alla luce del suo coinvolgimento, nel periodo 2005-2017, in molteplici procedimenti penali concernenti svaria-ti delitti a sfondo patrimoniale, quali truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche, appropriazione indebita e delitti tributari per evasione fiscale ed utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti”. Tra i beni sequestrati due figurano anche nella provincia di Frosinone.

Saverio Forte

COMUNICATO COMPLETO
In data odierna, ufficiali di polizia giudiziaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta stanno dando esecuzione, in Lombardia, Lazio, Campania e Svizzera, al decreto, emesso, su proposta di questa Procura, dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Misure di Prevenzione, con cui sono stati sottoposti a sequestro gli immobili, le partecipazioni societarie con i relativi complessi aziendali, gli automezzi, altri beni di lusso e i rapporti finanziari e bancari, per un valore stimato pari a oltre 41 milioni di Euro, nella disponibilità di Pasquale Piccirillo di 54 anni, imprenditore, titolare di un gruppo di imprese, operante nei settori sanitario, editoriale, delle telecomunicazioni e immobiliare.

L’odierna esecuzione della misura di prevenzione patrimoniale costituisce l’epilogo di una complessa e articolata attività investigativa diretta da questa Procura e svolta dal Nucleo di Polizia Economico-fìnanziaria di Caserta, finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale del Piccirillo, nonché all’individuazione dei proventi illeciti che gli hanno permesso di conseguire un ingiustificato arricchimento personale e l’accumulazione nel tempo di un ingente patrimonio. Il Piccirillo è stato, infatti, riconosciuto come imprenditore connotato da una pericolosità sociale del tipo “economico-finanziario” alla luce del suo coinvolgimento, nel periodo 2005-2017, in molteplici procedimenti penali concernenti svariati delitti a sfondo patrimoniale, quali truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche, appropriazione indebita e delitti tributar! per evasione fiscale ed utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Al fine, quindi, di disvelare l’origine del rilevante patrimonio dell’imprenditore e del suo nucleo familiare è stata acquisita copiosa documentazione, tra cui i contratti di compravendita dei beni e delle quote societarie, nonché numerosi atti pubblici che hanno interessato nel tempo l’intero nucleo familiare investigato.

Sono state verificate poi per ogni transazione, le connesse movimentazioni finanziarie sottostanti alla creazione della necessaria provvista economica. Il materiale così raccolto è stato oggetto, pertanto, di circostanziati approfondimenti, anche bancari, che hanno consentito di accertare:
– un’ingiustificata discordanza tra il reddito dichiarato e le disponibilità finanziarie utilizzate per le
acquisizioni patrimoniali;
– l’impiego strumentale delle società allo stesso riconducibili, per mascherare la disponibilità
dell’ingente patrimonio immobiliare e per drenare liquidità attraverso fittizie operazioni di
“restituzione finanziamenti”.

Sulla base di tali evidenze, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Sezione Misure di prevenzione, che – si ricorda – unitamente con quello di Trapani, è l’unico Tribunale in Italia, non distrettuale, competente a disporre misure di prevenzione e ciò per la consolidata specifica esperienza acquisita negli anni nella materia dell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati) ha disposto il sequestro, in vista della successiva confisca, delle quote societarie e relativi complessi aziendali di  9 imprese (tra cui uno studio odontoiatrico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, un gruppo editoriale attivo nelle telecomunicazioni e una scuderia di cavalli da corsa); n. 165 immobili (tra cui ville in note località turistiche); 16 autoveicoli e un motoveicolo nonché delle disponibilità finanziarie presenti in numerosi conti correnti, conti di deposito e altri investimenti finanziari, per un valore stimato pari a oltre 41 milioni di euro.

Nel dettaglio il sequestro ha riguardato:
> n. 128 immobili siti in provincia di Casetta (Casetta, Arienzo, Recale, Pignataro Maggiore e Santa Maria Capua Vetere);
> n. 19 immobili siti in provincia di Napoli (Napoli e Vico Equense);
> n. 2 immobili siti in provincia di Prosinone (Collepardo);
> n. 6 immobili siti in provincia di Latina (Gaeta);
> n. 1 immobile sito in provincia di Avelline (Monteforte Irpino);
> n. 8 immobili siti in provincia di L’Aquila (Roccaraso e Pescocostanzo);
> n. 1 immobile sito in Svizzera;
> n. 16 autoveicoli e n.l motoveicolo;
> quote sociali e complesso aziendale della S.D.P. DI G. B. E P. PICCIRILLO S.r.I. (Partita IVA:
02434870610), con sede legale a Casetta in Viale Abramo Lincoln n. 69, esercente l’attività di
“ambulatori e poliambulatori del servizio sanitario nazionale'””;
> quote sociali e complesso aziendale della MIDIANET S.r.I. (Partita IVA: 02707180614), con
sede legale a Milano alla via San Gimignano n. 4/A, esercente l’attività di “attività dette società
di partecipazione (holding)”;
> quote sociali e complesso aziendale della BAFFO IMPORT S.r.I. Semplificata (Partita IVA:
08085631219), con sede legale a Napoli in via Giulio Natta S C, esercente l’attività di
“commercio al dettaglio effettuato per televisione “;
> quote sociali e complesso aziendale della TELELUNA S.r.I. (Partita IVA: 00416700615), con
sede legale a Casetta alla via Isonzo n. 9, esercente l’attività di “programmazione e trasmissioni
televisive “;
> quote sociali e complesso aziendale della IMMOBILNET S.r.I. (Partita IVA: 02814090615),
con sede legale a Caseita alla via Isonzo n. 9, esercente l’attività di: “trasmissioni radiofoniche”;
> complesso aziendale della ASSOCIAZIONE TELERADIO MATESE (Partita IVA:
02606800619), con sede legale a Casetta alla via Isonzo n. 9, esercente l’attività di:
“programmazione e trasmissioni televisive”;
> quote sociali e complesso aziendale della LUNASET PUBBLICITÀ’ S.r.L (Partita IVA:
07690831214), con sede legale a Napoli in Viale Maria Bakunin n. 25, esercente l’attività di
“attività delle concessionarie pubblicitarie’1”;
> quote sociali e complesso aziendale della LUNASET S.r.L (Partita IVA: 03864130616), con
sede legale a Casetta alla via Isonzo n. 9, esercente l’attività di “programmazione e trasmissioni
televisive”;
> quote sociali e complesso aziendale della SCUDERIA LUNASET S.r.L (Partita IVA
04113340618) con sede legale a Casetta alla via Isonzo n. 9, esercente l’attività di “attività di
club sportivi;
> molteplici rapporti finanziari, tra cui conti correnti, certificati di deposito, buoni fruttiferi e titoli.

Gli esiti di questa attività costituiscono una chiara testimonianza del costante presidio esercitato
da questa Procura, in stretta sintonia con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta,
per l’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati attraverso la commissione di gravi reati
economico-finanziari.

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