Politica

Santi Cosma e Damiano / L’opposizione presenta interrogazione su tassazione Imu

SANTI COSMA E DAMIANO – “Si fa presto a dire di essere il sindaco di un paese, bisogna però scegliere se stare dalla parte dei cittadini o no. L’annosa questione del piano regolatore generale torna ad originare tensioni a Santi Cosma e Damiano e pare che il primo cittadino voglia ancora una volta prendersi gioco dei suoi contribuenti”. Lo dichiarano i consiglieri comunali del gruppo consiliare di minoranza “Fare futuro insieme”, Rolando Bozzella, Carmela Cassetta, Ester D’Aprano e Luca Rossi.

“D’altra parte – prosegue la nota – la dinamica è difficile da intercettare data la confusione di delibere, leggi regionali e sentenze che si incrociano sotto un unico punto certo: a Santi Cosma c’è chi paga l’imu e chi no. Chi non paga risulta esonerato dal farlo proprio grazie ad un ricorso,che lo stesso Franco Taddeo (e suo fratello Enzo Taddeo) hanno intrapreso e vinto contro il comune (gli unici due su una pletora di contribuenti). Esiste una sentenza emessa da un giudice di commissione tributaria la n.1435-01-2015che solleva i due opponenti dal versamento dell’imu su dei terreni identificabili nelle aree dei nuclei di completamento edilizio (detti nuclei spontanei).I nuclei spontanei sono porzioni di terreno previsti nel piano regolatore in deroga alle volumetrie del quantitativo edificabile, che a suo tempo lo stesso sindaco aveva previsto nel suo progetto di piano regolatore, sanciti con una delibera di consiglio. La sentenza emessa da Scalera a favore del Taddeo parla chiaro: chi è in possesso di terreni ricadenti nei nuclei spontanei ed ha ricevuto accertamenti di pagamento Imu dal 2008 ad oggi, ha pagato un tributo erroneamente ed il caro sindaco ben conosce il vizio che affligge l’accertamento in questione, tanto da averci vinto un ricorso, scegliendo però inspiegabilmente di tenere per sé la preziosa notizia anche oggi che è diventato sindaco.

“Il nostro paese è sempre più povero e da anni ormai paga tasse su un suolo che non può realmente sfruttare per giunta” afferma Rolando Bozzella, capogruppo di minoranza,il quale ha voluto vederci chiaro, nonostante l’avverso atteggiamento di alcuni dirigenti comunali e si dice pronto a delucidare tutti i cittadini i quali siano interessati a comprendere meglio la contorta vicenda. “Abbiamo dovuto eseguire un certosino lavoro istruttorio, presentato agli uffici comunali di riferimento, al fine di consentire un’auspicata detassazione almeno per l’anno corrente,poiché in comune mai è stato fatto un reale distinguo in termini contributivi tra le due tipologie di aree ed il sindaco in consiglio si è detto apertamente disinteressato a sanare la questione”.

L’aspetto curioso della vicenda comunale è che non si capisce perchè poi a detta del delegato al bilancio Dott. De Cesare, la scarsità nelle casse comunali, sarebbe la ragione per cui non si vuole procedere alla detassazione ma, contestualmente emerge una liquidazione di 17.000 euro di spese legali pregresse al Sindaco; tanto ci pensano le tasche dei sancosimesi a coprire la parcella del legale.” Dov’è questa casa comune? Riprendiamoci tutti i colori della nostra terra, oggi suonerebbe quasi una presa per fondelli e noi della minoranza ci dissociamo dall’idea che in un paese sia il primo cittadino a creare dei distinguo inaccettabili”.

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