FORMIA – Rafforzare, potenziandola, quella necessaria empatia tra il territorio, il mondo della scuola e quello dell’impresa, naturalmente quel segmento dell’economia che, rappresentando la prima voce del Pil del comprensorio, è legata ai settori del turismo, della ricettività e dell’enograstronomia. Ha centrato appieno questa “mission” la seconda edizione di “Incontra imprese”, lo speciale e partecipato workshop organizzato dall’Istituto alberghiero “Angelo Celletti” di Gianola a Formia che ha superato ogni rosea ed ottimistica previsioni. E un numero lo dimostra: sono state ben 56 le aziende (micro e medie) del territorio – Terracina, Fondi, Sperlonga, Gaeta, Itri, Formia, Scauri, Minturno, Castelforte e Santi Cosma e alcuni centri del litorale domiziano in provincia di Caserta – e la più lontana Marina di Camerota che hanno reso per una mattina la sala bar e ristorante della prestigiosa realtà scolastica di Formia una sorta di centro per l’impiego.
Tantissimi studenti delle classi terze e quarte hanno incontrato quelli che potranno essere, in un futuro non troppo lontano nel tempo – i loro e primi rispettivi datori di lavoro. Hanno affrontato autentici colloqui per essere inseriti, probabilmente già nel corso della prossima stagione estiva – come stagisti nelle attività economiche oggetto del proprio piano di studio. L’attiva dirigente scolastica dell’istituto alberghiero “Angelo Celletti” di Formia, la professoressa Monica Piantadosi, ha sottolineato nell’intervista rilasciata a Saverio Forte come questi colloqui non abbiano avuto come oggetto l’esame di proposte di lavoro ma la possibilità di continuare da parte degli studenti la propria proposta formativa “sul campo” tra la conclusione e l’inizio di un nuovo anno scolastico. E se a questo workshop è stata sottolineata l’“innovativa voglia di fare” degli studenti del “Celletti”, la coordinatrice del progetto, la professoressa Carolina Paduano, rivela come le aziende presenti all’incontro fossero molte di più che non avevano ricevuto l’invito a partecipare. Un successo, insomma.
Saverio Forte
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