FORMIA – Un episodio di cronaca risalente al 2004 che, secondo molti ambienti giudiziari, ha rappresentato l’”iniziazione” di Giovanni Morlando nel suo rapporto con la microcriminalità locale, la cui punta dell’iceberg è rappresentato dall’omicidio (del gennaio 2009) del ballerino di Scauri Igor Franchini per il quale sta scontando, dopo un’aspra e clamorosa battaglia legale, 18 anni di reclusione. Era il 30 ottobre di 14 anni fa e Morlando in questa vicenda era vittima. Il suo interlocutore fu Dario Topo, un ragazzo che ora ha 33 anni, accusato con “atti di violenza e minaccia di impossessarsi dello scooter” di Giovanni Morlando. Ne scaturì una trattativa tra adolescenti al termine della quale il giovane accusato cinque anni più tardi di aver ucciso con diversi fendenti Franchini in una villetta nel parco residenziale “Tartaglione” a Santo Janni gli chiese un telefonino cellulare e la somma di 150 euro per presunti debiti di droga che il fratello maggiore dio Morlando aveva con Topo.
A distanza di 14 anni dai fatti è calato il sipario sul processo e a decretarlo è stato il giudice monocratico del Tribunale di Latina Laura Morselli che ha assolto Topo dalla grave accusa di estorsione. Il giovane, difeso dall’avvocato Pasquale Di Gabriele, aveva accusato la richiesta di proscioglimento avanzata dalla stessa Procura alla luce delle dichiarazioni, definite “contradditorie”, rese in aula ( inizialmente davanti la sezione di Gaeta del Tribunale di Latina) da Morlando. Il giovane di Santa Croce aveva infatti ritrattato le sue accuse iniziali tant’è che lo stesso sostituto procuratore Giuseppe Miliano aveva chiesto all’allora giudice unica Rosanna Brancaccio di inviare gli atti alla Procura di Latina perché si aprisse un nuovo fascicolo per Morlando con l’ipotesi di reato di falsa testimonianza.
Saverio Forte