Formia / Elezioni amministrative, parla Sandro Bartolomeo che apre a Paola Villa (video)

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FORMIA – Torna a parlare, dopo quattro mesi di silenzio seguito alle sue dimissioni e all’inevitabile scioglimento del consiglio comunale, l’ex sindaco di Formia Sandro Bartolomeo. Commenta l’iniziativa politica del suo partito, il Pd, di promuovere, in vista delle elezioni amministrative di maggio, una “larga consultazione tra le forze progressiste della città, sui principali temi di governo della stessa.” Ma la notizia è un’altra: il centrosinistra per vincere per la quinta volta – la prima senza Sandro Bartolomeo – nelle ultime sette consultazioni amministrative vuole affidarsi ad una donna e a chi rappresenta il civismo 4.0, Paola Villa. L’ex sindaco di Formia è il primo a rendersi conto che il Pd è uscito con le ossa rotta dall’ultima esperienza amministrativa in comune e dal doppio appuntamento elettorale delle politiche e delle regionali. E come si chiama la scialuppa di salvataggio per non affondare? Paola Villa di “Un’altra città” o, secondo quanto concordato su scala provinciale tra le liste civiche che si ispirano al sindaco di Latina Damiano Coletta, “Formia bene comune”.

Nell’intervista video rilasciata a Saverio Forte l’ex sindaco di Formia smentisce che l’anello di congiunzione tra il Pd e la professoressa Villa possa essere il sindaco del comune capuologo e ricorda come già dal suo primo mandato amministrativo, risalente nel 1993 quando scorrevano i titoli di coda della Prima Repubblica, si fosse impegnato per allargare i confini del centro sinistra tradizionale: all’epoca si chiamava “Progetto per Formia” che anticipò in campo nazionale la nascita di quello che sarebbe stato nel 1996 l’Ulivo. Per Bartolomeo il cemento ideale di questo progetto deve essere inderogabilmente il programma, una condivisione su alcune idee fondamentali, dalle politiche sociali, all’occupazione giovanile, dalla continuità della gestione pubblica dei Rifiuti Solidi Urbani, alla gestione interamente pubblica dell’acqua, dal Piano Regolatore Generale avviato al nuovo Ospedale, dalla riqualificazione delle aree industriali dismesse e dell’intero lungomare. Che il Pd guardasse con interesse a Paola Villa per sopravvivere a stesso lo aveva fatto intuire una nota dello stesso partito che, sintetizzando quanto accaduto nelle ultime due assemblee interne, aveva parlato della necessità di dar vita ad “uno schieramento progressista più ampio” con la convinzione che “il candidato sindaco possa anche essere una personalità non strettamente riconducibile al Partito Democratico”.

Ma Bartolomeo non aveva dichiarato (dopo la fuoriuscita dalla sua ex maggioranza della componente dell’ex sindaco Elenora Zangrillo) che le liste civiche sono una “iattura” nel panorama politico contemporaneo? Solo gli stolti non cambiano idea ma la decisione di guidare un progetto politico di centrosinistra spetterà solo a lei, a Paola Villa, che in cinque anni non ha sprecato occasione per censurare l’operato amministrativo del “Bartolomeo quater” pur dichiarando, in maniera diplomatica, che “non tutto quello che è stato realizzato va cestinato”. La professoressa Villa ora deve scegliere e il suo orientamento lo capirà senz’altro una delegazione del Pd che, formata dalla coordinatrice comunale Clide Rak e dai delegati dei tre circoli cittadini, inizierà gli incontri bilaterali in quello che resta dell’arcipelago progressista a Formia.

Intanto – secondo alcune indiscrezioni non confermate – Paola Villa avrebbe incontrato lunedì sera il Senatore uscente del Pd Claudio Moscardelli, giunto nel Golfo per ravvivare un partito da tempo finito in rianimazione. Ma un dibattito contestualmente è iniziato all’interno della coalizione della Villa dove i falchi e le colombe si dividono in maniera equa. Una dei queste è il penultimo assessore al bilancio della Giunta Bartolomeo, Fulvio Spertini che in un post su facebook dimentica di essere stato licenziato, porge cristianamente l’altra guancia e, vestendo con successo i panni di quell’ex cattivone di San Paolo lungo la strada per Damasco, arriva a definire, prendendo in prestito una frase celebre di Omos Oz, il “compromesso sinonimo di vita, e dove c’è vita ci sono compromessi. Il contrario di compromesso è fanatismo, morte”. Auguri.
Saverio Forte

Intervista a Sandro Bartolomeo