FORMIA – Il commissario straordinario del Comune di Formia Maurizio Valiante non avrebbe mai voluto avere in mano una patata così bollente, costituita dal contenuto dell’ultimo decreto firmato dal Ministro dell’Interno uscente, Marco Minniti. Il titolare uscente del Viminale ha fissato infatti la data per lo svolgimento delle consultazioni per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali per domenica 10 giugno 2018. E su questa data nessun rilievo dopo essere stata presa in considerazione quella del 3 giugno, subito scartata perché quella domenica concluderà il tradizionale “ponte” della festa della Repubblica. E’ la fissazione dell’eventuale turno di ballottaggio delle prossime elezioni amministrative a far scattare l’allarme nella segreteria dell’avvocato Valiante: si voterà domenica 24 giugno, giorno – è un gioco beffardo del calendario – della sentitissima festività patronale di San Giovanni di cui quest’anno ricorrono gli 80 anni dalla promulgazione della bolla di riconoscimento di papa Pio XII.
Formia sarà inondata – come sempre – da migliaia di fedeli e turisti ma l’eventuale svolgimento del secondo turno delle amministrative non è affatto in discussione. La conferma del commissario straordinario dovrà tenere conto, però, di tante istanze legate all’ordine pubblico e a quelle logistiche per le quali si è messa in moto la macchina organizzativa del comitato dei festeggiamenti in onore di uno dei due dei santi patroni di Formia. L’avvocato Valiante si è detto pronto a trovare una soluzione che concili il momento elettorale con quello religioso e devozionale. In quest’ottica ha preannunciato che, subito dopo la pausa pasquale, effettuerà un giro d’orizzonte con i rappresentanti locale delle forze dell’ordine e del comitato organizzatore di una delle feste patronali più importanti e note del centro sud d’Italia. Una soluzione che si sta prendendo in considerazione è quella di anticipare e far concludere il programma dell’intera manifestazione il 23 giugno per permettere lo svolgimento regolare dell’eventuale (quasi certo) turno di ballottaggio delle prossime elezioni amministrative.
Il commissario non esclude di invitare gli organizzatori ad anticipare a sabato 23 giugno la solenne concelebrazione eucaristica, la successiva e suggestiva processione a mare con la statua lignea di San Giovanni ed il sempre atteso spettacolo pirotecnico a mezzanotte che, di fatto, concluderà la festa patronale. In effetti questi ultimi due sono i momenti più sensibili per l’ordine e la sicurezza pubblica che – secondo il commissario straordinario Valiante – vanno “gestititi e concordati subito con il buon senso di tutte le parti in causa”. In effetti un precedente a Formia già si è registrato circa un rinvio di una festività patronale. Si verificò nel 2015 quando, a pochi giorni dall’uccisione dell’avvocato e blogger Mario Piccolino, l’allora amministrazione comunale (tra feroci polemiche politiche chiese ed ottenne il rinvio dell’altra festività patronale di S.Erasmo del 2 giugno. Il programma iniziale fu rispettato esclusivamente per quanto concerne lo svolgimento della concelebrazione eucaristica. La processione e le altre iniziative musicali e ricreative furono recuperate quaranta giorni più tardi e le polemiche a posteriori furono ancora più velenose quando si seppe che Piccolino non era stato affatto ucciso dalla camorra. Il suo delitto maturò esclusivamente nell’ambito di una controversia personale legata alla sua attività professionale svolta nel passato.
Ora, a causa dell’epilogo determinante delle prossime elezioni amministrative, lo svolgimento della festa di San Giovanni potrebbe subire un piccolo stravolgimento anche se – come recita un antico adagio popolare – “gli sindac’ vann’ e venne’. San Giuann, è etern…”
Saverio Forte