FONDI – “Bisogna mettere un punto allo smembramento dell’ospedale di Fondi. Bisogna restituire serenità e speranza ai cittadini del comprensorio ed ai tanti malati. Per questo motivo ci faremo promotori di qualsiasi iniziativa volta a riportare la struttura sanitaria di Fondi alla tanto nota efficienza”. Lo dichiara il consigliere regionale Sergio Pirozzi e la rappresentante della lista Pirozzi in provincia di Latina, Lucia Matita.
Prosegue la nota: “La triste storia dell’ospedale civile di Fondi: ottima struttura, ben collocata e con un grande spazio esterno che accoglie un gran parcheggio; Pronto Soccorso, radiologia con TAC, un laboratorio analisi, il reparto di Medicina con 25 posti letto, quello di Chirurgia con 25 posti letto. E ancora Ginecologia Ostetricia con Neonatologia, Pediatria e una sala operatoria inoltre ambulatori di cardiologia, broncopneumologia, oculistica, dermatologia e servizio domiciliare per pazienti bisognosi. Un vero gioiello che finisce nella spirale, senza ritorno, delle varie correnti politiche che manovrano i diversi direttori sanitari che si sono succeduti nel corso degli ultimi 6 anni. Una sequela di scelte scorrette che hanno portato il nosocomio di Fondi ad essere visto come un luogo da evitare. 1) La scelta avventata di riduttre la funzionalità della radiologia e laboratorio analisi nei giorni feriali e in modalità H12; chiusura del reparto di chirurgia (30 giugno 2015) con conseguente perdita dei 25 posti letto; il reparto di Ginecologia che è diventata UOC (unità operativa complessa), come il il reparto di medicina ed il pronto soccorso. Entrambi non hanno a disposizione i servizi di cardiologia, laboratorio analisi e radiologia in modalità h24 bensì penalizzati con la pessima scelta della modalità H12 e solo nei giorni feriali. In ultimo e non meno importante lo scorso 10 aprile 2018 la UOC di Pediatria è divenuta Unita Operativa Semplice passando sotto le direttive del primario di Pediatria dell’ospedale “Dono Svizzero di Formia”.
Lo stesso primario entro il mese di maggio deciderà le sorti del reparto riservato ai bimbi di Fondi e zone limitrofe. Molto probabilmente chiuderà ai ricoveri. Così facendo accade che i pazienti bisognosi di ulteriori indagini urgenti dovranno essere trasferiti, con servizio creato appositamente e utilizzando ditta privata convenzionata, in altre altre struttura (Formia, Terracina, Latina, Roma). Stessa sciagura per gli utenti che si recano al pronto soccorso: verranno trasferiti nel momento in cui c’è il sospetto di patologie di natura chirurgica, cardiologica, neurologica. Capirete quindi bene che con il tempo questo carosello, sulla pelle degli utenti, porterà sconforto e paura. I degenti e gli utenti si domanderanno se questa scelta di sistema non costi alla Sanità regionale qualcosa in più di una normale gestione. Consideriamo anche il fatto che i pazienti vanno inoltre trasferiti in altri ospedali e in strutture private convenzionate per mancanza di posti letto.
I cittadini, sfibrati da queste scelte al di fuori di ogni logica, non si sentono tutelati da nessuno. Si parla di un bacino d’utenza molto elevato che comprende i paesi di Fondi, Lenola, Monte San Biagio, Sperlonga, Pico, Pastena, Vallecorsa, Campodimele ed Itri. Per quanto riguarda le nascite quasi tutto il sud Pontino. Come rappresentante in Consiglio Regionale nei prossimi giorni mi farò promotore del disagio di chi, sulla propria pelle, paga un ingiusto dazio”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.