FORMIA – E’ ancora in piedi la candidatura a sindaco del dottor Amato La Mura per quello che rappresenta a Formia il vecchio stereotipo di centrodestra (Forza Italia e Centristi per Formia, ex Udc)? Il quesito è d’attualità dopo le ultime vicende che hanno acuito i già non idilliaci rapporti tra i componenti della coalizione. A far saltare i nervi al partito, Forza Italia, che ha lanciato la sfida elettorale del dirigente della divisione di epidemiologia e infettivologia dell’ospedale di Gaeta, era stato un scarno documento di una dozzina di righe che, scritto sul primo foglio a quadretti rinvenuto, indicava le prime “linee guida invalicabili” per la stesura del programma elettorale da sottoporre ai formiani in vista del voto del 10 giugno. E al primo punto c’era un argomento che è apparso fortemente indigesto a Forza Italia, un quasi imperativo nei confronti del quale il potenziale candidato a sindaco della coalizione avrebbe preteso il rispetto: “Liste pulite senza condannati”.
I vertici cittadini di Forza Italia, dopo aver appreso il contenuto di questo vademecum programmatico, hanno alzato il tiro nei confronti del candidato La Mura: “Il nostro sostegno alla tua candidatura – sarebbe stato questo il tenore ed il contenuto di una velenossima telefonata ricevuta da La Mura mercoledì nel giorno del suo 59° compleanno – lo puoi considerare congelato…” Sino a quando? Sino a quando alcuni dirigenti cittadini dei Centristi per Formia e di Idea Domani non avrebbero rettificato la base di quella iniziale piattaforma programmatica. Che l’aria si fosse fatta pesante intorno alla candidatura, o presunta tale, di La Mura una conferma è arrivata mercoledì sera. Una saletta della clinica privata “Casa del Sole”, storicamente di proprietà del dottor Maurizio Costa, ospitava un’assemblea degli iscritti e simpatizzanti della lista “Idea Domani”. Il coordinatore comunale Nicola Limongi vi è giunto in ritardo per ragioni professionali e ha trovato la base della propria formazione in rivolta con questo aut aut: “La candidatura di La Mura non ci convince. Se si persegue su questa strada, potremmo chiedere ospitalità alla compagine di Paola Villa”.
A questo punto Limongi è stato costretto a dare alla stampa cittadina, alle 00.55 di giovedì mattina, un documento che ha costituito un severo ‘disco rosso’ alla candidatura a sindaco di La Mura. Il testo integrale è stato il seguente: “Dopo aver partecipato come rappresentante di Idea Domani alla riunione allargata delle liste civiche del Dott. Maurizio Costa mi vedo costretto a prendere le distanze dalle decisioni assunte perché non si può in alcun modo condividere un atteggiamento ed una discussione nella quale sembra difettare la totale consapevolezza dell’intera assemblea di far parte di una coalizione e di aver persino condiviso la candidatura come Sindaco del Dott. Amato La Mura. Paradossale ai miei occhi la proposta di mettere a votazione il sostegno al Dott. La Mura, unanimamente bocciato dai numerosi presenti, i quali viceversa votavano compatti la proposta di incontrare altro candidato Sindaco sino ad oggi mai incontrato, peraltro senza concordare tale decisione con gli amici Centristi con cui condividiamo da anni un percorso fondato sul rispetto, sulla coerenza e sulla reciproca lealtà. A questo punto, al fine di preservare ogni decisione finale, mi vedo nella necessità di tutelare la lista civica Idea Domani – costituita da oltre un decennio e particolarmente attiva sul territorio – uscendo da ogni coalizione o presunta tale. Disperdere senza motivo un lavoro cosi prezioso è circostanza che non posso in alcun modo tollerare. Oramai é chiaro l’intento di non tutelare la candidatura di alcuno, apparendo palese la volontà di perseguire un fine utilitaristico di mera rottura”.
Da questo momento si sono susseguite le indiscrezioni – perché tali sono rimaste – più fantasiose circa il futuro comportamento elettorale dell’ex assessore alla cultura dell’Udc. Va avanti con il supporto di Forza Italia dopo una telefonata di chiarimento con qualcuno di peso degli azzurri? Effettua un passo di lato e , a quel punto, la coalizione resta in piedi? In caso affermativo, la candidatura alla carica di primo cittadino resterebbe sempre un onere dell’anima centrista e, in conclusione, di chi in particolare?
In attesa che questi nodi vengano sciolti nelle prossime ore il comune si è svolto un incontro convocato dal commissario straordinario Maurizio Valiante con i rappresentanti del comitato festeggiamenti in onore del santo patrono, San Giovanni, il parroco e Vicario generale don Mariano Parisella, il suo “vice” Don Giuseppe Di Mario, il dirigente del commissariato di Polizia, il vice-questore Paolo Di Francia e la comandante della Polizia Locale Rosanna Picano. Che c’entra la festa patronale del 24 giugno con le elezioni amministrative del comune? Semplice, quel giorno è in programma l’eventuale turno di ballottaggio e le parti in cause sono arrivate quasi ad una drastica e clamorosa decisione che, in attesa di essere ratificata, deve salvaguardare le esigenze dell’ordine pubblico e del regolare afflusso alle venti sezioni elettorali di Formia: il programma della festa, che quest’anno compie 80 anni dalla promulgazione della bolla di papa Pio XII, sarà ridotto all’osso. Si svolgerà la sera del 23 giugno, dopo la celebrazione dei Vespri, la breve processione a mare presso la darsena della torre di Mola. Il giorno dopo alla solenne concelebrazione eucaristica alle 9.30 presieduta dall’Arcivescovo di Gaeta Monsignor Luigi Vari seguirà la seguita e partecipata processione nel mare di Molo Azzurra. Tutto qui. Niente giostre e spettacoli itineranti e, a mezzanotte, niente fuochi pirotecnici nel mare antistante Molo Vespucci. A quelli ci penserà – sembra che ne avrà voglia e, soprattutto, ed il suo conto corrente ancora glielo permetterà – il nuovo sindaco di Formia.
Saverio Forte
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