CASTELFORTE – “E’ quasi tutto pronto. Tra poco, infatti, -dice il Sindaco Giancarlo Cardillo– la rete dei sentieri delle nostre colline aurunche (circa 30 chilometri passo più passo meno) che fanno da cornice ai centri medievali di Castelforte e Suio sarà una delle più interessanti e percorribili del basso Lazio. E’, infatti, -prosegue il Sindaco- una delle risorse naturali sulle quali la nostra amministrazione sta puntando per il rilancio turistico del territorio. Integrare le bellezze naturalistiche, con le risorse termali di Suio, con i centri storici di Castelforte e Suio, con le bontà enogastronomiche e la memoria degli eventi legati alla seconda guerra mondiale, fa di Castelforte, Medaglia d’Oro al Valor Civile e Città per la Pace -conclude il Sindaco- una delle mete più interessanti per target turistici diversificati”.
L’offerta turistica che il territorio comunale è capace di proporre prevede opportunità significative legate a varie forme di turismo: da quello del benessere che valorizza la grande risorsa termale di Suio a quello, cosiddetto “lento”, che permette la scoperta e l’esplorazione di uno dei tratti più caratteristici della Via Francigena o con i suoi percorsi naturalistici, davvero singolari, fino a forme di turismo legate alla scoperta dei luoghi nei quali la seconda guerra mondiale si è combattuta in epiche battaglie corpo a corpo. Ma non basta, interviene l’assessore al turismo Paola Iotti: “Sempre legato alla valorizzazione del patrimonio esistente, l’Amministrazione Comunale sta puntando -dice l’assessore Iotti- ad integrare questa importante rete di sentieri e mulattiere con l’importante settore enogastronomico che, ormai, rappresenta nel basso Lazio, uno dei poli più accreditati per la presenza di locali rinomati e capaci di offrire menù davvero caratteristici. I ristoranti, le locande, le trattorie, i bistrot, le vinerie e le varie trattorie con le loro portate hanno imparato ad esaltare i prodotti locali ed in particolare l’olio dop delle colline aurunche, i formaggi caprini, le carni, i primi di pasta (laina e ceci, fagioli, ecc.) offrendo -conclude- gusti e sapori di grande pregio e profumazione grazie agli aromi di montagna, alle erbette raccolte nei boschi insieme a tartufi e a funghi”.
In questo contesto, la rete dei sentieri oggetto dei lavori di riqualificazione in atto e appena tabellata rappresenta un’opportunità di scoperta di un turismo naturale capace di rigenerare la vita e far viaggiare la memoria attraverso percorsi naturali antichi.
“La rete di sentieri che fanno da corona ai centri storici di Castelforte e Suio -dice il delegato all’agricoltura Giuseppe Rosato- è anche occasione per riconquistare alla coltivazione gli antichi oliveti e permettere la ripercorrere delle antiche vie del “passato che, almeno fino agli anni cinquanta erano protette e che erano costantemente oggetto di manutenzione da parte degli stessi fruitori. La loro riscoperta per Castelforte è, oggi, un’opportunità di poter davvero godere di un patrimonio di notevole importanza sotto diversi punti di vista quali: fruizione turistico-escursionistica, naturalistica, agricola e culturale, tutti utili per promuovere e valorizzare le aree interne che hanno risentito notevolmente dello sviluppo pressante delle aree costiere. In questo quadro appare fondamentale anche il coinvolgimento delle associazioni e degli stessi cittadini chiamati, ciascuno per quanto può, a collaborare affinché i progetti di rilancio turistico possano davvero riuscire a respirare un’aria nuova per il bene di tutti”.
Per fortuna il nuovo modo di fare turismo invita e quasi costringe, oggi, ad un recupero della rete sentieristica per rispondere alla domanda sempre più crescente e pressante, non solo del costante flusso turistico, ma anche degli stessi abitanti, memori dell’importanza di queste antiche vie costruite con grande fatica dai loro antenati. Il ripristino di questi percorsi per Castelforte, quindi, significa la possibilità di vivere la natura ma anche di conoscere la storia, le tradizioni e la cultura delle popolazioni locali e riscoprire antiche borgate, importanti siti storici e paesaggi che spaziano sui meravigliosi Monti Arunci fin sulla costa tirrenica. Si tratta, insomma, di una sorta di “viaggio” culturale, storico, ambientale ed estetico. Un valore aggiunto da consegnare alle nuove generazioni, un patrimonio da tutelare costituito dalle testimonianze antichissime ad iniziare dalle coltivazioni dell’ulivo, alle pinete, alla macchia mediterranea ai borghi medievali di Castelforte e Suio, luoghi della memoria e che si incontrano percorrendo la rete sentieristica del territorio di Castelforte.
Ma quali sono i percorsi oggetto dell’intervento di riqualificazione in corso:
1) Il percorso rurale-naturalistico “Tralla”;
2) Il percorso rurale “Pozzali”;
3) Il percorso storico-naturalistico della “Linea Gustav”
4) Il percorso della Via Francigena
5) I percorsi urbani dei centri storici di Castelforte e Suio