MINTURNO – Recuperare il 35% delle attuali dispersioni idriche pari a 50 litri secondo per complessivi un milione e 600 metri cubi d’acqua in più in un anno. Dovrebbe perseguire questi immediati risultati l’azione di ricerca delle perdite che, interessando 17 dei 190 chilometri esistenti lungo la rete idrica comunale, è stato presentato presso l’aula consiliare congiuntamente dal sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli e dal direttore tecnico di Acqualatina Ennio Cima. Alcuni dei cantieri sono stati già aperti, dovrebbero chiudersi entro la fine del 2019, alcuni dei quali, soprattutto nella realtà più turistica e commerciale di Scauri, prima dell’inizio dell’imminente estate. Naturalmente le condotte su cui si agirà sono quelle che presentano maggiori dispersioni in termini di metri cubi, quelle obsolete che per l’elevato e precedente numero di rotture hanno un maggiore impatto sulla collettività e le reti ubicate lungo le strade inserite nel piano di rifacimento dell’asfalto previsto del comune. Saranno investiti complessivamente due milioni e 400 mila che i sindaci dell’Ato 4, proprio su specifica sollecitazione del comune di Minturno, avevano deliberato lo scorso dicembre sulla scorta del piano regionale dell’emergenza idrica nel sud-pontino.
Questo attivismo il sindaco di Minturno l’ha ribadito nell’intervista allegata. Ha ammesso come “il problema delle perdite di rete abbia sempre colpito il nostro comune provocando difficoltà ai vari livelli. Su questo fronte, devo riconoscere l’impegno di Acqualatina che, in questi anni, oltreché in riparazioni puntuali, è stata impegnata in un lavoro di mappatura delle reti che, a breve, consentirà di creare 15 diversi distretti, per interventi sempre più mirati e risolutivi, 15 distretti di reti grazie ai quali, in caso di emergenza e carenza idrica, ciascuna realtà territoriale sarà autonoma l’una rispetto all’altra. Sinora siamo stati costretti a procedere in questo modo perché il piano degli investimenti ha dovuto far fronte ad altre priorità, limitando le somme a favore del recupero perdite, specie a Minturno. Con l’approvazione delle ultime modifiche, però, grazie anche all’impegno di questa Amministrazione Comunale, si è potuto procedere con un piano di lavoro più ampio e strutturato, nonché con il progetto di collegamento della nostra rete idrica con quella di Cellole, da noi fortemente voluto e reso possibile anche grazie al nostro impegno sul fronte della sinergia istituzionale.
Tra l’altro, grazie al finanziamento con fondi della Protezione Civile, stanziati lo scorso anno a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza nella Regione Lazio, del milione di euro a carico di Acqualatina, per il collegamento con Cellole, solo circa 270mila andranno in bolletta. Insomma, ascoltate anche le richieste dei nostri concittadini, abbiamo scelto di non cavalcare la protesta, ma di rimboccarci le maniche e lavorare sodo per portare avanti questi obiettivi, partecipando attivamente anche a diversi tavoli istituzionali, come quello in Prefettura e quello istituito presso l’osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto dell’Appennino Centrale. Il nostro obiettivo era questo e lo abbiamo portato avanti con determinazione e successo. Questo impegno congiunto con l’ente gestore permetterà ora di risolvere definitivamente i problemi di carenza idrica estiva, che noi di Minturno ricordiamo da sempre, già dai tempi del Consorzio degli Aurunci”.
Intervista al sindaco Gerardo Stefanelli
Grande soddisfazione anche l’inizio dei lavori, che termineranno in autunno, per l’allaccio con la realizzazione di una condotta lunga complessivamente 12 chilometri all’acquedotto di Cellole, in provincia di Caserta. Minturno beneficerà di ulteriori 160 litri al secondo (pari a circa 5milioni di metri cubi di acqua all’anno) grazie ad un contributo di un milione e 200mila euro stanziato dalle regioni Lazio e Campania. Ma il direttore del settore tecnico di Acqualatina, Ennio Cima, affiancato da Stefano Fabietti, direttore dei lavori dell’intero progetto risanamento reti, ha pubblicamente ringraziato il sindaco Stefanelli – posizione poi sottolineata nell’intervista video – aver organizzato questo incontro di oggi, indispensabile per condividere pubblicamente con la cittadinanza quanto fatto sinora e quanto in programma, su Minturno e non solo, sul fronte del risanamento reti e il contrasto alla siccità”. Cima ha rimarcato che per il progetto di risanamento delle reti, sinora sono stati investiti 43 milioni di euro, sull’intero territorio dell’Ato4. Ulteriori 75 milioni di euro sono in corso di realizzazione e previsti per i prossimi anni. “Devo dire che sono stati fatti dei passi importanti, rispetto al passato, su questo fronte, tuttavia, i fondi stanziati sono ancora inferiori a quanto necessario per un completo risanamento di tutte le condotte ammalorate, su Minturno e sul resto dei Comuni. Il territorio dell’Ato4 necessiterebbe, infatti, di ulteriori 150 milioni di euro, per raggiungere i livelli di rendimento di rete ottimali.
Le opere di risanamento delle reti, sull’intero Ato4, sono affiancate da altre opere strutturali, come il campo pozzi in località “25 ponti”, a Formia, e il collegamento proprio della rete idrica di Minturno con quella di Cellole, che risulta essenziale, sia per Minturno che per il resto del Sud Pontino, che beneficerà indirettamente del flusso idrico aggiuntivo immesso in rete. L’insieme di questi interventi ha l’obiettivo di colmare del tutto, entro il 2019, il deficit di portata derivante dalla scarsità di piogge, che nel 2017, nel solo Sud Pontino, si è attestato sui 280 litri al secondo, ovvero circa 8,8 milioni di metri cubi all’anno.”. E buone notizie per la tempestiva chiusura dei cantieri in fase di apertura sul territorio di Minturno le ha fornite l’ingegner Stefano Fabietti: “I lavori sono iniziati martedì e si concluderanno entro il 2019. Ad ogni modo, grazie alla sinergia con il Comune, già entro l’estate 2018 porteremo a termine le opere sulle aree di Via Olivella, Piazza Mercato, Via Capolino II e Via Tore. I lavori interesseranno delle condotte ritenute strategiche e individuate in collaborazione con il Comune. Al fine di minimizzare l’impatto sulla cittadinanza, sarà nostra cura fornire una pronta e tempestiva comunicazione con ogni mezzo a disposizione, da quelli tradizionali come radio, tv e stampa, a pubblicazioni sui siti internet istituzionali e l’invio di Sms agli utenti delle zone interessate che hanno fornito ad Acqualatina il proprio numero di cellulare.”
Saverio Forte
Intervista a Ennio Cima
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