SPIGNO SATURNIA – La politica, spesso, è accusata di perseguire ed utilizzare tempi biblici incapaci di offrire le giuste risposte ai cittadini ma, a volte, commette questo peccato originale… al contrario facendo ricorso ad una velocità che, imbarazzando il miglior Usain Bolt, qualche sospetto lo crea… Stigmatizzando una palese scorrettezza istituzionale e politica, soprattutto nei rapporti con le minoranze, uno dei tre consiglieri d’opposizione in seno all’assemblea della XVII Comunità montana dei Monti Aurunci, il consigliere comunale di Itri dei Fratelli d’Italia Giuseppe Cece, censurerà in una lettera al Prefetto di Latina Maria Rosa Trio la velocità degna del miglior Speedy Gonzales con cui il consiglio comunitario nel pomeriggio di giovedì, in meno di venti minuti, ha esaurito, proceduralmente però in maniera ineccepibile, il corposo ordine del giorno formalizzato nei giorni precedenti: l’approvazione del bilancio di previsione 2018, di quello pluriennale e del documento unico di programmazione (Dup), la costituzione della commissione trasparenza, controllo e garanzia, la nomina del nuovo revisore dei conti e, niente meno, che il varo del programma antincendio per l’estate 2018.
Se ci fossero stati in aula i rappresentanti delle minoranze, la seduta avrebbe richiesto durate memorabili, quasi biliche, per l’esaurimento dell’ordine del giorno. E, invece, l’avvocato Cece, trattenuto più del previsto in Tribunale per la sua attività professionale, quando è arrivato con venti minuti di ritardo ha trovato l’aula consiliare del comune di Spigno Saturnia (che tradizionalmente ospita le sedute del consiglio della XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci) chiusa, sbarrata: i protagonisti di questo consiglio erano già tutti a casa… O almeno alcuni di loro. La velocità di questo consiglio, simile a quella della luce, aveva una ragione: i consiglieri comunali di Forza Italia presenti sarebbero dovuti essere presenti, alle 18, a Fondi per una riunione politica con il candidato presidente del Pd-Fi, il sindaco di Pontinia Medici, in vista delle elezioni di secondo livello di domenica 29 aprile per decretare il successore di Eleonora Della Penna…
Il consigliere Cece ha deciso di coinvolgere ora il Prefetto perché confidava nella discussione di un punto a lui molto caro, l’emendamento protocollato nei giorni scorsi che, nell’ambito del documento unico di programmazione, sollecitasse l’adozione del piano d’assestamento forestale del territorio della XVII Comunità montana. L’avvocato Cece è rimasto incredulo, meravigliato: avrebbe preferito ricevere una telefonata della presidente dell’assemblea, Stefania Saccoccio, consigliere comunale (come lui) a Itri di Forza Italia, che si sincerasse almeno del suo possibile arrivo in tempo a Spigno Saturnia. Il telefonino di Cece è rimasto muto ma – fanno rilevare gli esponenti della maggioranza guidata dal presidente Alfieri Vellucci, anch’egli consigliere comunale di Forza Italia ma a Santi Cosma e Damiano – lo stesso avvocato di Itri avrebbe potuto informare del suo possibile ritardo. Niente. La seduta, alla distanza, ha licenziato il corposo ordine del giorno deliberando, tra gli altri, i due documenti contabili, la nomina del nuovo revisore dei conti (Enrico Maria Ubertini di Rieti che sostituisce, dopo l’incarico triennale, il commercialista Nello Panetta di Latina e lo stesso Dup.
In effetti l’emendamento proposto da Cece sul piano d’assestamento forestale del territorio montano è stato considerato “specioso” in quanto un analogo strumento di pianificazione 2002-2012 non è stato mai approvato dall’Arsial e, nonostante cio, è stato “prolungato” al 2018. Certamente, se Cece avesse partecipato al consiglio avrebbe potuto sapere che la Regione ha convocato il 10 maggio presso il comune di Itri una riunione con l’Arsial, l’ente Parco regionale dei monti Aurunci e la stessa XVII comunità montana per fare il punto su questa pianificazione che interessa, per lo più, il territorio montano di Itri e, nello specifico, località Campello. E ancora la cronaca di questo consiglio fulmineo: di uno sgarbo istituzionale sono state vittime – e lo hanno rimarcato – anche gli altri due consiglieri d’opposizione tuttora in carica (Carmela Cassetta, consigliere comunale di Santi Cosma e Damiano, si è dimessa lo scorso 16 aprile), Nicola Riccardelli di Formia e Michela Terillo di Castelforte. Hanno appreso dalla segreteria dell’ente venerdì mattina di essere stati indicati dalla maggioranza, a causa della loro assenza, quali componenti della commissione trasparenza. Insomma le leggi della politica in questo ente di applicano ma… sempre al contrario.
Saverio Forte
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