FORMIA – In occasione della ricorrenza di Santa Caterina, patrona d’Italia, i sacerdoti della forania di Formia ed i rispettivi consigli pastorali parrocchiali, in linea con i documenti già presentati in questi anni, propongono alcuni temi di cui dovrà tenere conto la prossima amministrazione comunale. Su tutti quello dell’acqua, che ha visto in passato l’arcivescovo Vari prendere una netta posizione con l’adesione alla manifestazione tenutasi a Formia. “In vista delle elezioni amministrative della città di Formia, che si terranno domenica 10 giugno 2018, come sacerdoti e laici impegnati nelle comunità parrocchiali – si legge nel documento – sentiamo il dovere di condividere alcune considerazioni con tutti coloro che si spendono nel servizio della politica e con tutti i cittadini che sono chiamati a esercitare il loro diritto di voto.
In un lavoro di discernimento comune portato avanti in questi mesi dai consigli pastorali parrocchiali e dalle associazioni e movimenti ecclesiali, abbiamo riflettuto sulle ricchezze, sulle potenzialità e sulle criticità del nostro territorio con un’analisi che ha coinvolto le parrocchie di Formia a rappresentare la voce delle diverse zone in cui è articolata la nostra città. Da quest’opera di studio e condivisione sono emersi alcuni temi comuni che desideriamo presentare in vista della prossima scadenza elettorale.
Un primo aspetto da affrontare è la questione “acqua”: dopo il forte disagio vissuto nella scorsa estate, durato fino al mese di novembre, l’attenzione sul tema sembra che sia andata progressivamente calando, fatto salvo l’impegno di alcuni comitati cittadini e associazioni. Siamo consapevoli dell’importanza di questa risorsa e della sua ricca presenza nel territorio di Formia, ma siamo altrettanto coscienti della grande dispersione idrica causata da una rete vecchia e non sufficientemente manutenuta. Avendo ben presente l’enorme responsabilità avuta in questi anni dalla parte pubblica, che detiene il 51% del controllo dell’ente gestore, chiediamo alla prossima Giunta e al futuro Consiglio comunale di mettere tra le priorità la questione “acqua”, adoperandosi in ogni modo sia per un vero efficientamento della rete di distribuzione, sia per una reale (e non solo formale!) pubblicizzazione della gestione del bene secondo il disposto referendario del 2011.
Un secondo aspetto emerso dal confronto è la situazione di disagio socio-economico che vive la città di Formia, con una particolare criticità riguardante la fascia giovanile, costretta a emigrare o, spesso, a lavorare in nero con trattamenti di assoluta precarietà. Si tratta di un disagio che diventa terreno fertile per quelle infiltrazioni malavitose che attraversano Formia permeando e sgretolando il tessuto della legalità, costruito e difeso quotidianamente sia da tanti cittadini onesti sia dalle forze dell’ordine impegnate sul territorio. Questa situazione è ulteriormente amplificata da una profonda crisi delle attività commerciali: da diversi anni costatiamo con preoccupazione come si vada sgretolando la vocazione commerciale del nostro territorio, a scapito di tanti operatori onesti e operosi, non sufficientemente sostenuti dall’Amministrazione comunale.
La situazione di crisi socio-economica potrebbe essere alleggerita da una migliore gestione e valorizzazione delle ricchezze archeologiche, paesaggistiche, artistiche e culturali presenti sul nostro territorio. In un mondo sempre più globalizzato, in cui le distanze si assottigliano progressivamente, ci sembra impensabile non mettere a frutto le potenzialità di Formia impegnandosi a creare una rete organica con le città vicine per offrire, a quanti visitano il nostro comprensorio, un sistema integrato che ne valorizzi e ne promuova le ricchezze.
Alla prossima Giunta e al prossimo Consiglio chiediamo di adoperarsi per costruire una rete di promozione e accoglienza che permetta alla nostra città e al nostro comprensorio di crescere e offrire nuove possibilità di occupazione. Questa operazione permetterebbe di alleviare in maniera sostanziale il disagio socio-economico che, come pastori, costatiamo quotidianamente e, come Comunità ecclesiali, affrontiamo concretamente attraverso i nostri Centri Caritas.
Un quarto aspetto da affrontare è rappresentato dalla cura della città che ora, a nostro avviso, mostra diverse criticità: molte strade sono impraticabili; diverse aree pubbliche e giardini appaiono in un preoccupante stato di degrado; la rete stradale e i parcheggi sono evidentemente insufficienti rispetto alla mole di persone che transitano ogni giorno, con una particolare criticità in prossimità del centro cittadino e dell’Ospedale Dono Svizzero. La soluzione di questi problemi risulta assolutamente qualificante per qualunque programma politico che si proponga di costruire il futuro della nostra città: alla prossima Giunta e al prossimo Consiglio comunale chiediamo una seria progettualità nell’ambito della mobilità e della cura del territorio, capace di offrire soluzioni definitive e rispettose dell’ambiente.
Come ci ricorda Papa Francesco nella Evangelii Gaudium: “Tutti i cristiani, anche i pastori, sono chiamati a preoccuparsi della costruzione di un mondo migliore. Di questo si tratta, perché il pensiero sociale della Chiesa è in primo luogo positivo e propositivo, orienta un’azione trasformatrice, e in questo senso non cessa di essere un segno di speranza che sgorga dal cuore pieno d’amore di Gesù Cristo” (EG 183). Ciascuno deve sentirsi coinvolto attivamente nell’impegno per il bene di Formia, adoperandosi per ripristinare, ove necessario, e rafforzare, ove indebolito, il tessuto di legalità senza il quale non vi può essere alcuno sviluppo autentico e solidale”.