CASSINO – Prosegue lo sciopero ad oltranza dei lavoratori della CMA. Ieri è stata un´altra giornata lunghissima nello stabilimento di Cassino, con il presidio dei piazzali. All´incontro del 21 aprile scorso, che ha visto la mediazione dell’ Assessorato al Lavoro della Regione Lazio, erano state avanzate delle proposte per individuare una soluzione congiunta.
Infatti il Dott. Raffaele Fontana, Funzionario capo della Direzione Lavoro e Formazione della Regione Lazio, aveva invitato l’azienda a convocare in separata sede l’A.S.La COBAS e altri sindacati per produrre un piano industriale e chiedere, qualora ve ne fossero i presupposti, una cassa integrazione guadagni ordinaria per superare la crisi.
Nonostante l’invito della Regione, la CMA srl non ha ancora convocato le parti sociali, continua a non pagare gli stipendi arretrati (circa 5 mensilità) e per questo i lavoratori continuano a scioperare e a presidiare i cancelli aziendali.
Il tentativo di mediazione si è arenato con la richiesta dell’azienda di revocare lo sciopero in cambio di una concessione di cassa integrazione, mentre l’A.S.La COBAS e la Rsu Franco Massaro chiedevano in cambio garanzie, sia per gli stipendi che per il loro futuro occupazionale.
Intanto, oggi un gruppo di 10 lavoratori è rientrato a lavorare mentre la maggioranza degli addetti all’officina di Cassino continua a scioperare.
Chiediamo garanzie perché la vertenza non riguarda solo i circa 60 addetti dello stabilimento di Cassino, ma 280 lavoratori impiegati su vari cantieri nazionali ed esteri.
Intanto l’A.S.La COBAS ha chiesto un incontro con il Prefetto , che potrebbe essere fissato nei prossimi giorni, per individuare una soluzione.