FORMIA – Dopo le nostre anticipazioni, l’avvocato Luca Scipione alza bandiera bianca in segno di resa: non si presenterà quale candidato a sindaco alle elezioni amministrative del 10 giugno. Il motivo? Lo esplica in una nota, strumento prescelto per evitare di dire tante verità che sarebbero state strumentalizzate – a suo dire – dalla stampa. Insomma per il noto penalista “non esistono le condizioni per presentare un’ulteriore e amplia coalizione alle prossime elezioni comunali.” Tradotto dal politichese: il principio De Coubertiano del partecipare lo lasciamo agli altri… L’avvocato Scipione ammette che “dopo un mese di incontri con gruppi civici e politici finalizzati all’ampliamento dell’aggregazione formatasi intorno alla mia candidatura a sindaco, ho preso atto, insieme alle numerose persone che con me hanno collaborato e che mi sono state vicine sin dall’inizio, che non esistono le condizioni per partecipare alla campagna elettorale”.
L’avvocato Scipione mette sul banco degli imputati, inoltre, “l’enorme confusione e frammentazione che hanno già avvelenato il clima dell’imminente campagna elettorale e che si sono verificate in modo fluttuante e variabile nella formazione delle aggregazioni in campo; aggregazioni rivolte quasi tutte alla ricerca di adesioni di gruppi e soggetti politici pronti a raggiungere accordi elettorali per scopi talvolta poco chiari e sicuramente lontani dai bisogni di Formia e dei suoi cittadini e, quindi, lontani dal mio progetto politico”. Questa situazione venutasi a creare per l’avvocato Scipione “è uno spettacolo poco rispettoso dei formiani e io e i miei sostenitori abbiamo ritenuto di non affollare con la mia candidatura le diverse e numerose opzioni in campo”.
E ora? L’ex candidato a sindaco Scipione si ritira e, quantunque quelle del 10 giugno sono elezioni per l’elezione diretta del sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale, preferisce – in maniera un po’ sui generis – “per il momento, svolgere, insieme ai componenti della mia lista, un’ attività politica extra-consiliare….”. Insomma la politica – secondo la versione dell’avvocato Scipione – non è esclusivamente il consiglio comunale. E se in questa sede la politica già è latitante se non assente, figuriamoci fuori. Nessuno crede che la coalizione (che non si è completamente definita) di Luca Scipione rimanga inerme spettatrice. Lo chiarisce il diretto interessato che si “riserva eventualmente di individuare, successivamente alla presentazione ufficiale delle liste, i candidati da supportare”.
E secondo alcuni rumors la coalizione di “Formia bene comune”, che sostiene la sfida dell’aspirante sindaco Paola Villa, avrebbe declinato la proposta di ospitare alcune candidature avanzata dal duo Luca Scipione-Giuseppe Masiello. In effetti Scipione due itinerari politico-elettorali aveva tentato di percorrere con esiti tutt’altro che esaltanti: il primo personalmente con l’ex sindaco Pd di Formia (e suo storico cliente) Sandro Bartolomeo – che poi ha candidato alla carica di primo cittadino con la lista del Pd il suo pupillo ed ex assessore Claudio Marciano – il secondo con la componente centrista del centrodestra che proponeva, a sua volta, quale candidato a sindaco l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo. I due non hanno voluto arretrare di un millimetro circa il raggiungimento della loro aspirazione, Cardillo Cupo ha ottenuto il sostegno elettorale di Forza Italia e ha deciso di andare altrove. L’avvocato Scipione in questo quadro tutt’altro che esaltante ha preferito tradire il conte De Coubertin. Peccato…
Saverio Forte