FORMIA – Se non un è un record, poco ci manca. Nell’ottantesimo anniversario della proclamazione con cui papa Pio XII con una bolla “ad hoc” aveva dichiarato anche San Giovanni quale co-patrono di Formia, la sentitissima ricorrenza religiosa e devozionale quest’anno – il 24 giugno – sarà orfana della programmazione civile e spettacolare. Niente iniziative musicali e aggregative e tantomeno i famosissimi fuochi pirotecnici a mezzanotte. La colpa? E’ della politica e, in particolare, delle elezioni amministrative che proprio il 24 giugno vivranno il loro momento conclusivo con il probabile turno di ballottaggio per l’elezione diretta del nuovo sindaco del comune di Formia. A decidere di modificare il programma di una delle festività religiose più note del centro-sud d’Italia è stato il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito sotto la presidenza del neo Prefetto di Latina Maria Rosa Trio con l’interessata partecipazione dei vertici provinciali delle forze di polizia e, a livello locale, del commissario straordinario del comune Maurizio Valiante, della comandante della Polizia Locale Rosanna Picano e del parroco di San Giovanni e Vicario generale dell’Arcidiocesi di Gaeta, don Mariano Parisella.
Per il quasi sicuro svolgimento del turno di ballottaggio il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per ovvie ragioni di sicurezza non ha ritenuto possibile l’integrale svolgimento della ricorrenza patronale che avrebbe richiamato a Formia migliaia e migliaia di turisti. E’ stata perseguita, di comune accordo con il comitato organizzatore, una soluzione di compromesso: nel tardo pomeriggio del 23 giugno si svolgerà la processione con la statua di San Giovanni nella vicina darsena della torre di Mola, il giorno dopo, a seguire della concelebrazione eucaristica officiata dall’Arcivescovo di Gaeta Monsignor Luigi Vari, si svolgerà la lunga processione con la benedizione del Mare e la batteria pirotecnica lungo la banchina di molo Vespucci.
Don Mariano Parisella ha chiesto ed ottenuto che tra le iniziative religiose autorizzate ne fosse inserite una in particolare per ricordare la pubblicazione della bolla di papa Eugenio Pacelli: nel giorno della proclamazione del decreto, il 18 maggio, sarà benedetta all’interno della chiesa di San Giovanni la rinnovata cappella battesimale.Per completare il resto dei festeggiamenti civili bisognerà attendere il 29 agosto prossimo, giorno in cui si ricorderà il martirio di San Giovanni Battista. In una lettera aperta don Mariano Parisella dice che… “nonostante la difficoltà sorta, abbiamo occasione di manifestare la nostra devozione al Santo Patrono in modo pieno – scrive – Permettetemi di concludere con un augurio: il rispetto per il Santo che ha fatto ritenere al comitato per la sicurezza di non annullare i riti religiosi sia di sprono per una più vera devozione al Santo. Il rispetto per l’eserecizio della democrazia, che ha richiesto di limitare la festa del 24 giugno sia di aiuto per una consapevole e matura coscienza civica…”
Saverio Forte