FORMIA – Saranno sette le liste che sosterranno la sfida elettorale dell’avvocato 42enne Pasquale Cardillo Cupo, il candidato a sindaco della coalizione di centrodestra alle amministrative del comune di Formia del 10 giugno che è riuscito nell’impresa – inimmaginabile sino a due mesi fa – di riproporre lo schema dell’analogo schieramento che ha dominato il 4 marzo le elezioni regionali e politiche. Era quello che chiedeva il Senatore e segretario regionale di Forza Italia Claudio Fazzone e l’avvocato Cardillo Cupo con un lavorio segreto e oscuro ha strappato martedì mattina l’adesione a far parte del progetto elettorale formiano del portavoce provinciale dei Fratelli d’Italia Nicola Calandrini.
L’ex presidente del consiglio comunale di Latina lo ha messo per iscritto in una breve ma significativa nota: “In completa sintonia con tutti gli organi statutari del partito, dopo un incontro finalizzato alla presa d’atto dei programmi condivisi ed incentrati sulla trasparenza negli atti amministrativi, sulle liste pulite, nonché sulla determinazione nel migliorare la vivibilità dei cittadini attraverso competenza e buon governo della cosa pubblica, abbiamo ritenuto di aderire alla coalizione di centro destra formatasi nella sua interezza a Formia, ringraziando i delegati Michele Nardella e l’avvocato Massimiliano Santangelo per la disponibilità data.” Insomma Fratelli d’Italia non poteva rimanere fuori da questo schieramento che ha trovato un’inattesa unità: “Troppo importante garantire ai cittadini una coalizione in grado di affrontare e risolvere le complesse dinamiche amministrative per potersi dividere – si legge nella nota stampa – La coalizione compatta con l’Udc, la Lega, Forza Italia, e Fratelli d’Italia, unitamente alle Civiche e rappresentata dall’avvocato Cardillo Cupo, sarà in grado di garantire infatti un governo stabile, competente e duraturo all’importante cittadina del Golfo”.
Quelle in corso intanto sono ore di grande lavoro per l’intero schieramento di centrodestra per la raccolta delle firme che dovranno accompagnare la presentazione delle singole liste in fase di definzione. Si sono affiancati i dirigenti dei Fratelli d’Italia: “Tutti i componenti del gruppo sono già al lavoro con gli alleati e con i tanti giovani aggregatisi al progetto – ha concluso Nicola Calandrini – per dare un apporto determinante al programma di rinnovamento avviato, troppo importante per la formazione della futura classe dirigente. Con la ferma convinzione che la convergenza e l’unione di centro destra raggiunta a Formia sia da traino per tutto il territorio locale, con una rappresentatività nell’esecutivo che valorizzi tutte le forze di governo”. In effetti lo schema è chiaro: di questo schieramento che sostiene Cardillo Cupo fanno parte i tre principali alleati che hanno permesso al centro destra italiano di vincere come coalizione le ultime elezioni politiche (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia) cui si aggiungono la civica da cui proviene Cardillo Cupo, Idea Domani, Generazione Formia (un tempo l’ex movimento giovanile dell’Udc), lo stesso Unione di Centro e la civica del candidato sindaco (“Siamo Formia”). L’adesione dei Fdi al suo progetto elettorale è stato salutato “con grande entusiasmo” dall’avvocato Cardillo Cupo che del partito di Giorgia Meloni ha voluto condividire “valori e principi”.
Questo matrimonio è stata la causa del fallimento, contestuale, di un altro vincolo in piedi da mesi, dallo scorso autunno. Fratelli d’Italia faceva parte stabilimente della coalizione che sostiene alla carica di sindaco l’ex segretario e direttore generale dei comuni di Formia e Latina, Mario Taglialatela. Fratelli d’Italia da mesi era “incubato” nella lista dell’”Araba fenice” che, insieme al movimento “Formia Viva 2018”, aveva dato vita al progetto del dottor Taglialatela. Si racconta di una telefonata fatta lunedì sera all’ex segretario da parte di uno dei suoi tanti sindaci con cui ha lavorato, Vincenzo Zaccheo. L’ex primo cittadino di Latina avrebbe provato a convincere Taglialatela ad effettuare una ritirata “soft” ma i toni non sarebbero stati dei migliori. A quel punto Calandrini ha mandato il suo coordinatore locale Giann Carpinelli ad illustrare a Taglialatela le ragioni, esclusivamente politiche, della decisione di sostenere Cardillo Cupo. Il clima del faccia a faccia è stato gelido e l’imbarazzo si tagliava con un simbolico coltello. Carpinelli ha correttamente chiesto scusa sul piano personale a Taglialatela – ma come ha ribadito nell’intervista allegata – “non potevano fare diversamente. Fratelli d’Italia è un partito e come tale rispetta regole e indicazioni che gli vengono dai suoi organismi statutari provinciali e nazionali”. E Mario Taglialatela? L’altissimo dirigente era amareggiato e deluso, si è considerato tradito e ha aggiunto che “andrò avanti. Mi presenterò con la mia lista di “Formia Viva 2018”, è composta da 24 candidati al consiglio e nel primo giorno utile (venerdì) la presenterò formalmente in comune. Voglio sperare – ha concluso Taglialatela ricorrendo ad una sana forma di autoironia – che almeno questi 24 amici non mi abbandonino pure loro…”
Intervista a Gianni Carpinelli
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